ONCOLOGIA
ONCOLOGIA

Terapia omeopatica nel paziente oncologico

Motivazioni per una scelta terapeutica SPONTANEA:

  • Rispetto dell’integrità anatomica del proprio animale.
  • Volontà di evitare al proprio animale una serie di difficoltà o sofferenze non obbligatorie legate agli effetti collaterali della terapia Farmacologica.
  • Favorire un recupero funzionale del paziente che è stato sottoposto a trattamento chirurgico, chemioterapico o radioterapico.
  • Impossibilità di sostenere un grave onere finanziario.


Motivazioni per una scelta terapeutica 
CONSIGLIATA:

  • paziente particolarmente defedato
  • paziente anziano
  • paziente affetto da patologie tanto debilitanti da sconsigliare sia l’approccio chirurgico che quello chemioterapico.


OBIETTIVI   TERAPEUTICI  DELLA  TERAPIA  OMEOPATICA

La terapia Omeopatica può curare, guarire, sostenere il paziente o essere soltanto una palliazione : dipende soltanto dallo stadio di sviluppo del tumore e dalla capacità reattiva del paziente.

La capacità reattiva del malato è la variabile più imponderabile :abbiamo una casistica molto ampia in merito. Pazienti con una prognosi di vita brevissima hanno vissuto diversi mesi con un’ottima qualità della vita convivendo con la loro patologia.Altri pazienti hanno confermato la prognosi di vita ma senza particolari sofferenze ben compensando la malattia.

La nostra casistica è ampia anche se purtroppo non ancora pubblicata per mancanza di tempo.

Mi auguro di riuscire a pubblicare una casistica considerevole entro l’Autunno 2010.

COME  SI  ATTUA LA TERAPIA  OMEOPATICA

Il Rimedio viene diagnosticato attraverso la compilazione di una cartella clinica che comprende :

  • una diagnosi la più approfondita possibile,
  • un’anamnesi accurata,
  • la raccolta dei sintomi del paziente e l’integrazione dei suoi sintomi con il suo carattere.
  • La risultante di tutto questo è la determinazione di un Rimedio Omeopatico che comprende tutte queste caratteristiche.


Possibilità terapeutiche

Le possibilità terapeutiche sono le seguenti :

  • Il Rimedio Omeopatico viene somministrato come esclusiva terapia se il paziente non assume altri farmaci : è così possibile valutarne obiettivamente la profondità dell’effetto terapeutico senza interferenze.
  • Il Rimedio Omeopatico viene somministrato in associazione con chemioterapici o radioterapia,…quando il paziente è già in terapia convenzionale. In questo caso la terapia Omeopatica può antagonizzare gli effetti collaterali della terapia in atto.


Modalità di somministrazione della terapia

Il Rimedio Omeopatico viene sempre somministrato quotidianamente in gocce : una o più volte al giorno a seconda della prescrizione consegnata al singolo paziente.

Evoluzione della terapia

  • Quando il Rimedio è confermato, se ne aumenta la potenza ogni 2-3 settimane. Il flaconcino viene così sostituito con un altro con una potenza più elevata.
  • Se la risposta alla terapia non è soddisfacente il caso viene riconsiderato e il Rimedio può essere sostituito con un altro più “ simile “ al caso clinico in esame.
  • Quando il nuovo Rimedio prescritto è confermato dalla risposta clinica del paziente se ne aumenta la potenza o diluizione ogni 2-3 settimane.


Possibilità di inserimento di integratori e antiossidanti

Negli anni abbiamo raccolto una discreta esperienza in merito. Sono opportunità che vanno valutate quando e se necessarie in funzione della reazione del paziente alla terapia. Non è possibile stabilire un protocollo a priori : va valutata attentamente la particolare reattività e sintomatologia del singolo paziente caso per caso.

LO STIMOLO ENERGETICO

E’ un’informazione che stimola i processi “ omeostatici” o meglio “ omeodinamici “ dell’organismo con diversi obiettivi a seconda dello stadio di sviluppo della patologia e della capacità reattiva del paziente.

L’INFORMAZIONE trasmessa dall’assunzione DEL RIMEDIO OMEOPATICO stimola i processi “ OMEODINAMICI “ dell’organismo, che nella tradizione Omeopatica sono definiti con il termine di Energia Vitale.

“ L’Energia Vitale è l’insieme delle strutture e delle funzioni dell’organismo ( inteso come entità auto-organizzata, aperta e dotata di “ teleonomia “, cioè orientata verso le funzioni superiori della nostra esistenza) che, attraverso messaggi informazionali di varia natura, tendono a mantenere l’equilibrio sistemico di sensibilità e di attività, nonché l’adattamento all’ambiente.

Più semplicemente l’Energia Vitale è la “ reattività sistemica”, l’insieme dei meccanismi fisio-patologici che permettono all’organismo di mantenersi in equilibrio, cioè in uno stato di salute.”

( definizione elaborata dalla Officina Homeopathica Internationais).

PROGNOSI  ENERGETICA

E’ deducibile soltanto “ A POSTERIORI”.

Dopo l’assunzione del Rimedio Omeopatico del paziente.

La terapia Omeopatica può curare, guarire, sostenere il paziente o essere soltanto una palliazione : dipende soltanto dallo stadio di sviluppo del tumore e dalla capacità reattiva del paziente.

La capacità reattiva del malato è la variabile più imponderabile : abbiamo una casistica molto ampia in merito. Pazienti con una prognosi di vita brevissima hanno vissuto diversi mesi con un’ottima qualità della vita convivendo con la loro patologia.

Altri pazienti hanno confermato la prognosi di vita ma senza particolari sofferenze ben compensando la malattia.

Verifica della risposta clinica del paziente

  • La diagnosi strumentale è soltanto una parte della diagnosi e della prognosi,
  • Più importante è la verifica dello stato di salute generale del paziente
  • Il nostro obiettivo fondamentale è garantirne LA QUALITA’ DELLA VITA.

Conseguenze

Per stabilire una prognosi non è possibile limitarsi alla valutazione dello stadio della patologia ma è fondamentale diagnosticare non soltanto il Rimedio Omeopatico più adatto ma valutare la CAPACITA’ REATTIVA DEL PAZIENTE.

LIMITI  DELLA  METODICA  OMEOPATICA

  • Difficoltà di diagnosi del Rimedio corretto attraverso una gerarchizzazione scorretta dei sintomi.
  • Difficoltà di valutazione della capacità reattiva del paziente.
  • Difficoltà di interpretazione del riferito del Proprietario dell’animale.

FATTORI CONDIZIONANTI E LIMITANTI

situazioni verificabili da chiunque quando si ampliano gli orizzonti di approccio e relazione al paziente

  • postumi di patologie che debilitano il paziente e ne riducono la capacità reattiva
  • stress emotivo profondo e prolungato nel tempo come:
  1. sindrome abbandonica
  2. morte di familiari
  3. morte di altri animali con cui hanno sempre convissuto
  4. difficoltà di interazioni o umani appartenenti al nucleo familiare
  5. cambio di residenza o trasferimento al pensionato
  6. cambio di abitudini di vita
  7. sospensione dell’attività fisica, ludica o sportiva
  • lunghi periodi di trattamento con farmaci convenzionali
  • pazienti sottoposti ad intervento chirurgico
  • pazienti sottoposti a lunghi periodi di immobilizzazione
  • difficile comprensione da parte del proprietario dell’evolversi della terapia
  • concomitanti gravi endocrinopatie (morbo di Cushing, morbo di Addison..)

Differenze tra approccio tradizionale e omeopatia:

diverso approccio al paziente:

  • uguale iter diagnostico
  • diversi parametri di riferimento