Ipotiroidismo del cane

Eziologia dell’ipotiroidismo canino

Eziologia dell’ipotiroidismo canino

L’ipotiroidismo nel cane viene suddiviso in due forme: PRIMARIO, il più comune, dovuto ad una distruzione della tiroide e SECONDARIO (patologie che portano a una minor produzione ormonale, come terapie con iodio radioattivo, con glucoccorticoidi, disgenesia o disormogenesia tiroidea congenita).

La cause più frequenti di ipotiroidismo primario sono la tiroidite linfocitaria e l’atrofia idiopatica della tiroide.

La tiroidite linfocitaria è una patologia immunomediata, caratterizzata da una diffusa infiltrazione di linfociti, plasmacellule e macrofagi nella tiroide. Dal punto di vista sireologico e istologico è simile alla tiroidite di Hashimoto dell’uomo.

L’atrofia idiopatica è una patologia non infiammatoria,  caratterizzata da una progressiva sostituzione del parenchima tiroideo con il tessuto adiposo.

Bibliografia

Nelson Couto “Medicina interna del cane e del gatto” Elsevier-Masson, Ottobre 2010

Ettinger “Clinica medica veterinaria – Malattie del cane e del gatto”, Elsevier-Masson, Novembre 2007

Caratteristiche cliniche

I sintomi clinici nelle forme più comuni di ipotiroidismo primario si manifestano dai 2 ai 6 anni di vita del cane. Le razze predisposte tendono a manifestare prima i sintomi.

Il quadro clinico è estremamente variabile. L’insorgenza dei sintomi in genere è molto graduale e, dal momento che le modificazioni iniziale non sono molto specifiche nè allarmanti, possono passare alcuni mesi prima che il cane venga portato dal veterinario. In generale, la sintomatologia più caratteristica è legata alla diminuzione del metabolismo cellulare e dagli effetti di questo sullo stato mentale e sul’attività del cane. Il cane affetto da ipotiroidismo si affatica più facilmente del normale conducendo la solita vita e comincia a dormire di più. Spesso ha difficoltà a mantenere la temperatura corporea, perciò è più riluttante ad uscire con il tempo freddo. Progredendo la patologia, si manifesta anche un certo torpore mentale, con disinteresse alla vita quotidiana.

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Nelson Couto “Medicina interna del cane e del gatto” Elsevier-Masson, Ottobre 2010

Ettinger “Clinica medica veterinaria – Malattie del cane e del gatto”, Elsevier-Masson, Novembre 2007

Sintomi dermatologici

Le manifestazioni dermatologiche sono piuttosto variabili. Le prime modificazioni comprendono la secchezza del mantello e della pelle, l’eccessiva desquamazione e il ritardo nella crescita del pelo. I segni cutanei classici includono poi un’alopecia bilaterale simmetrica non pruriginosa, che si localizza nella zona del tronco e tende a risparmiare la testa e le estremità. L’alopecia può essere locale o generalizzata, simmetrica o asimmetrica.  Può interessare anche solo al coda (cosiddetta “coda di ratto”).

L’alopecia endocrina non pruriginosa non è patognomonica dell’ioptiroidismo primario, ma quando è presente in un cane con quadro clinico di alterato metabolismo cellulare e in assenza di poliuria e polidipsia, questa è certamente la diagnosi più probabile.

Ad ogni modo, i sintomi dermatologici sono estremamente variabili. Possiamo trovare ipercheratosi e iperpigmentazione di vario grado, lenta cicatrizzazione delle ferite e facile comparsa di ecchimosi. Si possono sviluppare anche piodermiti secondarie e seborrea, che causano prurito.

Nei casi più gravi è stato riscontrato un accumulo di mucopolissacaridi acidi e neutri nel derma che richiamano acqua, provocando un aumento dello spessore della cute. Assimilabile al mixedema, questo aumento lo si ritrova principalmente sulla fronte e sul muso del cane, provoca un arrotondamento della regione temporale della fronte, il rigonfiamento e l’aumento di spessore delle pliche cutanee facciali.

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Nelson Couto “Medicina interna del cane e del gatto” Elsevier-Masson, Ottobre 2010

Ettinger “Clinica medica veterinaria – Malattie del cane e del gatto”, Elsevier-Masson, Novembre 2007

Sintomi dell’apparato riproduttore

Nella femmina affetta da ipotiroidismo l’intensità e la durata dell’estro solitamente sono diminuite, ma può anche essere completamente assente il calore.

In alcuni maschi si manifesta una lieve atrofia dei testicoli e si può notare l’assenza di spermatozoi esaminando il sedimento urinario.

Ulteriori anormalità riproduttive includono estro silente o insufficiente, sanguinamento estrale prolungato (che può essere causato da problemi acquisti nel sistema di coagulazione), galattorea inappropriata e ginecomastia.

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Nelson Couto “Medicina interna del cane e del gatto” Elsevier-Masson, Ottobre 2010

Ettinger “Clinica medica veterinaria – Malattie del cane e del gatto”, Elsevier-Masson, Novembre 2007

Sintomi neuromuscolari

Per alcuni cani affetti da ipotiroidismo, il problema principale è quello neuruologico. La demielinizzazione segmentaria e l’assopatia indotte dalla patologia possono causare un quadro clinico rapportabile ad interessamento del sistema nervoso centrale o periferico. I sintomi clinici si possono sviluppare in seguito all’accumulo di mucopolisaccaridi nel perinevrio e nell’endonevrio, atereosclerosi cerebrale o grave iperplipemia.

Queste manifestazioni sono costituite da crisi convulsive, atassia e movimenti di maneggio e spesso si accompagnano a sintomi di coinvolgimento vestibolare (come testa piegata e nistagmo) o paralisi del nervo facciale. La neutopatia periferica comprende paralisi del nervo facciale, parlaisi laringea, debolezza e appoggio dell’arto sulle nocche o inadeguato sollevamento delle campe con eccessivo consumo della parte dorsale delle unghie.

Può essere evidente un deperimento muscolare.

E’ buona norma nei casi con sintomi neurologici valutare anche l’ipotiroidismo come causa eziologica. L’ipercolesterolemia e l’iperlipemia sono di frequente riscontro e dovrebbero indirizzare vero una probabile disfunzione tiroidea in cani che accusano problemi neruologici.

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Nelson Couto “Medicina interna del cane e del gatto” Elsevier-Masson, Ottobre 2010

Ettinger “Clinica medica veterinaria – Malattie del cane e del gatto”, Elsevier-Masson, Novembre 2007

Altri sintomi

I cani affetti da ipotiroidismo possono manifestare sintomi vari, ma in genere le alterazioni più tipiche sono quelle biochimiche. Il più interessato è forse il sistema della coagulazione.

Fra le alterazioni dei parametri di laboratorio le più costanti sono l’ipercolesterolemia e l’eccesso di trigliceridi nel sangue. L’ipercolesterolemia è segnalata nel più dell’80% dei casi.

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Nelson Couto “Medicina interna del cane e del gatto” Elsevier-Masson, Ottobre 2010

Ettinger “Clinica medica veterinaria – Malattie del cane e del gatto”, Elsevier-Masson, Novembre 2007

Diagnosi

La diagnosi clinica da sola non basta perché come abbiamo visto i sintomi sono aspecifici. Sono necessari oltre a un’accurata valutazione anamestica, esami di laboratorio e la valutazione dei livelli sierici degli ormoni.

I test di screening iniziali sono rappresentati dalla determinazione della concentrazione sierica di colesterolo e della tiroxina (T4). Nella maggior parte dei cani la normalità di quest’ultima indica la normale funzionalità tiroidea.

Una bassa concentrazione sierica di T4 unita ad ipercolesterolemia e sintomi clinici appropriati, supporta il sospetto di ipotiroidismo.

Nel cane con sospetto di ipotiroidismo, si dovrebbe effettuare un test di stimolazione con TSH quando i test iniziali di screening sono normali o ai limiti della norma, quando il quadro clinico è grave e quando è altra la probabilità che una patologia concomitante porti ad una falsa discesa della concentrazione di T4.

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Nelson Couto “Medicina interna del cane e del gatto” Elsevier-Masson, Ottobre 2010

Ettinger “Clinica medica veterinaria – Malattie del cane e del gatto”, Elsevier-Masson, Novembre 2007

Terapia Farmacologica tradizionale

Dopo conferma della diagnosi di ipotiroidismo, si può intervenire somministrando preparazioni di tiroxina sintetica.

Terapia iniziale con levotiroxina sodica. Il farmaco d’elezione è la levotiroxina sodica (T4 sintetica) e viene somministrato per via orale. Dovrebbe normalizzare le concentrazioni sieriche di T4 e di T3.  Il dosaggio iniziale è di 0,1 mg/5Kg di peso corporeo. Questo è solamente un punto di partenza, poiché a causa della variabilità dell’assorbimento e del metabolismo esistente nella maggior parte dei cani, i valori indicati potranno richiedere correzioni.

Risposta alla terapia. Prima di valutarne l’efficacia, il trattamento dovrebbe essere portato avanti per almeno un mese. Entro la prima settimana compaiono i primi segni di miglioramento, come un incremento dell’attività fisica e mentale e dell’appetito. A questo segue un miglioramento della sintomatologia cutanea, entro il primo mese.

Monitoraggio terapeutico. Si effettua mediante la misurazione della concentrazioni sierica dell’ormone tiorideo prima e dopo la somministrazione di levotiroxina sodica. Secondo il protocollo, le concentrazioni sieriche andrebbero misurate ogni 2-4 settimane dopo l’inizio della terapia ed ogni qualvolta compaiano sintomi di tireotossicosi (tachipnea, polidipsia, polifagia, nervosismo, comportamento aggressivo) oppure quando la risposta alla terapia è minima o nulla.

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Nelson Couto “Medicina interna del cane e del gatto” Elsevier-Masson, Ottobre 2010

Ettinger “Clinica medica veterinaria – Malattie del cane e del gatto”, Elsevier-Masson, Novembre 2007

Terapia omeopatica