Lattazione

Ghiandola Mammaria

La produzione di latte da parte della ghiandola mammaria inizia da 1 a 5 giorni prima del parto. Il primo alimento che i cuccioli assumeranno è il colostro, indispensabile per trasferire ai neonati l’immunità passiva, come immunoglobuline e altri fattori. Questo passaggio deve avvenire entro breve tempo dalla nascita (circa 24 ore), in quanto le immunoglobuline sono proteine di grandi dimensioni e per poter essere assorbite devono sfruttare la permeabilità temporanea dell’intestino.

Il colostro, oltre alla sua funzione immunologica e nutrizionale, contribuisce in maniera rilevante al volume della circolazione postnatale fondamentale per evitare deficit circolatori nel neonato.

La composizione del latte va incontro a modificazioni nel corso dell’allattamento, per rispondere alle necessità dei cuccioli. Durante le prime 24-72 ore il colostro si traforma in latte maturo, rispetto al quale presenta un contenuto inferiore in solidi totali lipidi e proteine. Il latte di cagna ha una concentrazione rilevante di ferro, proprio per le elevate necessità di questo elemento nelle prime settimane di vita.

La composizione del latte è nei mammiferi è molto differente a seconda della specie. Il cane produce un latte che contiene dal 21-26/ contenuto solido, 8-12% grasso, 7-10% proteine, anche se sono stati riportati dei livelli proteici più bassi.

da “Lactation in the Dog” di Oftedal

Una femmina di pastore tedesco produce circa 1,7 kg di latte al giorno nel picco di lattazione 3 giorni dopo il parto. Ovviamente le razze più piccole ne producono meno, ma si è calcolato che i cuccioli a 4 giorni di vita consumano in latte l’equivalente del 10-14% del loro peso corporeo.

Alimentazione

Nel periodo dell’allattamento la femmina deve essere alimentata in modo ottimale per produrre latte a sufficienza. L’assunzione di cibo aumenta dopo il parto e raggiunge il massimo 3-4 settimane dopo. Nell’ultima parte di gravidanza e durante la seconda, terza e quarta settimana di lattazione, la richiesta energetica aumenta rispettivamente del 20%, 50%, 75% e 100%. Importante che la dieta contenga sufficienti quantità di calcio, fosforo e vitamine.

Immediatamente dopo il parto il peso della cagna non dovrebbe deviare più del 5-10% del peso medio al di fuori della gravidanza; l’alimentazione deve essere moderata in quanto un’esagerazione può interferire con la produzione lattea e causare l’”eczema da latte” nei cuccioli.

Se i cuccioli hanno latte a sufficienza dovrebbero assumere la forma a pera, con la parte più pesante in basso, ed essere saldi e pesanti alla presa. I cuccioli che assumono adeguatamente il latte della madre si accrescono rapidamente fra il parto e lo svezzamento (intorno alla 5-6 settimana di età), spesso moltiplicando di 3-6 volte il loro peso alla nascita.

Bibliografia

Oftedal “Lactation in the dog: milk composition and intake by puppies”

Christiansen “La riproduzione del cane e del gatto”

Joe Bartges “Il cucciolo sano” Scivac 1995

Ghiandola Mammaria

Nella femmina di cane sono presenti 5 paia di mammelle disposte sue due file parallele (toracica craniale, toracica caudale, addominale craniale, addominale caudale, inguinale), anche se occasionalmente possiamo trovarne 4 o 6 paia, o ancora mammelle dispari con disposizione alternata.

La mammella è una ghiandola tubuloalveolare specializzata. Istologicamente è costituita da unità secernenti (gli alveoli) e da una parte drenante (il sistema duttale), composta dai dotti intralobulari, interlobulari, lattiferi e della papilla.

Gli alveoli sono tubuli espansi che presentano varie dilatazioni sacciformi, rivestiti da un epitelio cubico semplice posto sopra una membrana basale sottile. Tra l’epitelio cubico e la membrana troviamo cellule mioepiteliali che intervengono nella contrazione e svuotamento degli alveoli. Le unità tubuloalveolari secernenti si riuniscono in piccoli gruppi a formare i lobuli che rappresentano le unità funzionali della mammella.

Tessuto ghiandolare mammario normale

Per quanto riguarda l’irrorazione sanguigna, le mammelle più craniali sono irrorate dall’arteria toracica laterale, cranio lateralmente, l’arteria epigastrica superficiale craniale ed i rami delle arterie intercostali in profondità. Le mammelle più caudali sono raggiunte dall’arteria epigastrica superficiale caudale, superficialmente, i rami dell’arteria addominale craniale ed iliaca circonflessa profonda in profondità. Le vene sono satelliti.

Il drenaggio linfatico delle due ghiandole più craniali è a carico del linfonodo ascellare ipsilaterale, quello delle due ghiandole più caudali è deputato al linfonodo inguinale superficiale ipsilaterale, la terza mammella (addominale craniale) è drenata da entrambi. Il drenaggio linfatico può tuttavia modificarsi nelle ghiandole neoplastiche. Nel cane, a differenza del gatto, non vi è connessione vascolare tra le due file mammarie.

Cambiamenti fisiologici della mammella

La ghiandola mammaria di tutti i mammiferi si modifica nel corso delle varie fasi del ciclo estrale, con differenze tra le varie specie. Nei ratti, l’epitelio mammario risponde ai cambiamenti ciclici dei livelli di ormoni ovarici con modificazioni molto lievi della morfologia ghiandolare. Allo stesso modo nei macachi i cambiamenti ciclici della ghiandola sono limitati, con un sottile aumento del tessuto epiteliale nella fase luteinica se comparato con la fase follicolare. Nella donna, i cambiamenti morfologici in relazione al ciclo mestruale sono oggetto di dibattiti, anche se i più recenti studi hanno concluso che i cambiamenti ciclici dei lobuli mammari sono di lieve entità, con picchi nell’ultima fase follicolare o all’inizio della luteale.

In contrasto con il breve ciclo estrale dei ratti o il ciclo mensile dei macachi, il ciclo estrale della cagne è l’unico con una fase luteale così prolungata, dovuta alla persistenza di un corpo luteo funzionale anche in assenza di gravidanza. In aggiunta,  a differenza dei ratti e dei macachi,  le mammelle canine non necessitano di una gravidanza per completare la loro differenziazione totale in tessuto secretorio durante la fase luteale del ciclo.

La ghiandola mammaria è inattiva alla fine dell’anestro, nel proestro e nella fase estrale. La proliferazione, differenziazione e regressione delle ghiandole mammarie avvengono durante il diestro. La crescita e differenziazione dipendono da ormoni ovarici e pituitari. In tabella sono riportati i livelli degli ormoni chiave nelle varie fasi. Mancano tuttavia alcuni ormoni importanti, come il luteinizzante (LH), il follicolo stimolante (FSH)e altri.

Prima della pubertà. Prima del primo ciclo estrale, il tessuto ghiandolare mammario si differenzia appena nel derma.

Proestro.  La ghiandola mammaria nel proestro è praticamente quiescente e la maggior parte dei dotti inattivi. Pigmenti di emosiderina e occasionali fenomeni apoptosi sono osservate, ma non mitosi. L’intero complesso della pelle e delle ghiandole è relativamente sottile comparato al diestro, questo per la compattezza dello stroma e l’inattività ghiandolare.

Estro. La morfologia del tessuto mammario è praticamente identica alla fase precedente. In certi cani può esserci un lieve edema stromale/periduttale, anche se non è una caratteristica di tutti i cani. I cambiamenti sono legati anche alla localizzazione della mammella.

 

Diestro: Il cambio maggiore nella morfologia della ghiandola mammaria si nota durante il diestro. Il diestro dura circa 75 giorni e differentemente dagli altri animali domestici, nel cane è presente un corpo luteo di durata identica a quello che ci sarebbe in gravidanza. I cambiamenti appaiono e scompaiono lentamente e non c’è netta distinzione fra le varie sottofasi. Per comodità il diestro viene diviso in 4 sottofasi.

fase I. In questa fase si osserva una proliferazione esuberante dello stroma, composta soprattutto da fibroblasti. La matrice dello stroma ha un aspetto mixomatoso, con foci di eritrociti extravasali e un minimo infiltrato di linfociti. Rispetto allo stroma c’è meno tessuto ghiandolare ed è composto principalmente da grandi cellule epiteliali basofile stratificate a formare dotti immaturi e le terminalend-buds.I cambi morfologici della ghiandola mammaria delle cagne puberi al loro primo ciclo hanno alcune somiglianze con quelle note del diestro I. Le ghiandole mammarie che non hanno avuto ancora cicli hanno multipli canali indifferenziati, circondati da un debole stroma mixomatoso. Tuttavia ci sono due caratteristiche differenti: le ghiandole mammarie nel primo diestro hanno dotti distesi conteneti una secrezione eosinofilia (dal ciclo precedente) e questo non c’è nella cagna pubere, anche se i cani puberi hanno multpili cluster di adipociti del derma intrappolati nella nuova espansione dello stroma tra le isole che formeranno i dotti.

Nella fase II, lo stoma è meno cellulare (maturo) con una proporzione uguale tra stroma e tessuto ghiandolare. Sono evidenti i primi lobuli, con dotti ramificati e alveloli. Gli alveoli nella fase II in certi lobuli hanno una scarsa secrezione proteinacea eosinofilia (latte).

La fase III è caratterizzata da un’abbondanza di tessuto ghiandolare, con lobuli grandi che occupano il derma. I lobuli sono compositi dall’apposizione di acini contenenti un’abbondante secrezione eosinofilia e dotti distesi da questa secrezione.

La IV fase varia a seconda della specie e del singolo cane. In certi cani è evidente una compresenza di aspetti diversi. Nella stessa sezione istologica, certi lobuli hanno una morfologia simile alla fase precedente mentre altri sono di taglia minore con dotti distesi e acini contenenti una secrezione eosinofilia. Ci sono lobuli con una lieve atrofia caratterizzata da una diminuzione di dimensioni del lobulo (che compaiono in fase III) e un aumento del tessuto connettivale fra i lobuli. Le cellule dell’epitelio degli acini hanno un aspetto rarefatto con un’importante apoptosi. Le secrezioni sono presenti nei dotti e alveoli distesi.

 Anestro.  Nella prima parte di questo stadio, con la regressione del corpo luteo, i dotti sono ancora distesi con secrezione e la regressione degli acini non è completa. Sono frequenti le apostosi nell’epitelio degli acini. Nell’ultimo anestro, con la completa regressione del corpo luteo, l’architettura lobulare del tessuto ghiandolare è appena evidente con un abbondante tessuto connettivo maturo e sono presenti dotti collassati. In sostanza, la ghiandola alla fine dell’anestro è indistinguibile dal proestro e estro.

 Bibliografia

Chandra S.A., Clinie J.M., Adler R. “Cyclic morphological changes in the beagle mammary glands” Toxicologic Pathology, 38: 969-983, 2010