OTITI

Cenni di anatomia e fisiologia dell’orecchio del cane

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Cenni di anatomia e fisiologia dell’orecchio del cane

L’orecchio è l’organo dell’udito e dell’equilibrio. E’ divisibile in tre parti: orecchio esterno, orecchio medio (cavità timpanica) e orecchio interno. Quest’ultimo ospita la componente recettoriale. L’orecchio esterno e quello medio sono connessi funzionalmente solo alla struttura deputata alla percezione dei suoni (coclea).

L’orecchio esterno comprende il padiglione auricolare e il meato acustico esterno (condotto uditivo esterno). In profondità è chiuso dalla superficie esterna della membrana del timpano. Il meato acustico è rivestito internamente da pelle sottile e con peli radi e soffici. Nella lamina propria, sono contenuti gli adenomeri di numerose ghiandole di numerose ghiandole sebacee e delle ghiandole ceruminose, di tipo sudoriparo apocrino. Il secreto di queste ghiandole, insieme a cellule desquamate dell’epitelio, forma una sostanza densa di colore giallastro, il cerume.

Orecchio del cane
Orecchio del cane

All’interno del condotto uditivo esterno temperatura e umidità sono stabili. La temperatura media varia tra i 38,2° e i 38,4°, l’umidità relativa media è 88,5% e il pH medio + di 6,1 nei maschi e 6,2 nelle femmine.

Il cerume

I meccanismi di protezione dell’orecchio sono costituiti principalmente da:

  1. presenza di peli che guidano corpi inanimati ed animati verso l’esterno del canale grazie all’orientamento dei loro apici rivolti lateralmente
  2. produzione di cerume.

Il cerume è costituito da cheratinociti desquamati, secrezioni apocrine e secrezioni sebacee; esso è costituito da una combianzione di amminoacidi, proteine, lipidi e ioni minerale e la sua funzione è quella di impedire l’adesione di corpi estranei alle pareti del canale. La componente lipidica del cerume del cane varia notevolmente tra i soggetti con valori compresi tra il 18,2% e il 92,2%.
L’iperproduzione di cerume, in particolare, è un fenomeno molto comune nel cane e nel gatto, anche se non necessariamente inquadrabile come patologico. Tale evenienza può tuttavia predisporre l’animale a forme di otiti esterne (in quanto il cerume facilita la colonnizzazione di agenti patogeni nel condotto uditivo), ma può anche essere al tempo stesso la  conseguenza di un processo infiammatorio a carico del canale auricolare.

orecchie

Cerume e sviluppo batterico

ORECCHIO SANO. La flora batterica residente del condotto uditivo sano è principalmente di tipo Gram +, costituita prevalentemente da stafilococchi coagulasi-positivi e stafilococchi coagulasi-negativi. La maggior parte della colonizzazione è localizzata nella porzione verticale del condotto. Tra i miceti, Malassezia pachydermatitis e Candida albicans sono stati isolati dai condotti uditivi di cani sani.

ORECCHIO NON SANO. L’infiammazione di queste strutture produce una cascata di eventi che rende l’orecchio un ambiente favorevole alla moltiplicazione dei microrganismi patogeni e riduce progressivamente il meato uditivo. La temperatura all’interno del condotto aumenta significativamente in caso di otite esterna con valori che raggiungono i 38,9° e nello stesso tempo aumenta anche l’umidità relativa, sino a valori medi dell’89%. Le variazioni complessive della flora batterica sono di tipo qualitativo e quantitativo. In generale, aumenta il numero dei batteri, degli stafilococchi coagulasi positivi in particolare. Aumenta inoltre la prevalenza dei Gram -, in particolare Pseudomonas spp. e Proteus spp. Anche la flora micotica subisce variazioni, in particolare legate all’aumento della prevalenza di Malassezia pachydermatitis.

Diagnosi

La diagnosi si basa sull’anamnesi, la sintomatologia e un accurato esame clinico. A seguito di ciò si possono svolgere altri esami più specifici, atti a riconoscere la causa principale e instaurare così la terapia più corretta.

  1. ANAMNESI: bisogna prestare particolare attenzione ai trattamenti precedentemente effettuati, alla risposta da parte dell’animale ad essi e alle condizioni della cute.
  2. ESAME OTOSCOPICO: accerta i vari gradi dell’infiammazione, ulcerazione, stenosi e cambiamenti proliferativi; la quantità e la natura del cerume e del pus; presenza di corpi estranei e masse; integrità della membrana del timpano. Può richiedere anche la sedazione dell’animale.
  3. MICROSCOPIO (TAMPONE AURICOLARE): per la ricerca di larve e uova otodettiche o demodettiche
  4. CITOLOGIA (TAMPONE AURICOLARE): ricerca di batteri, lieviti, ife funginee, cerume, leucociti e cellule neoplastiche
  5. COLTURA BATTERICA (ESSUDATO DELL’ORECCHIO ESTERNO O MEDIO): indicata quando i batteri venfono ritrovati con la citologia a dispetto della terapia antibiotica o quando si sospetta un’otite media
  6. COLTURA FUNGINA: indicata quando si sospetta un’otite dermatofitica, specialmente nei gatti a pelo lungo che hanno titi ceruminose
  7. RADIOGRAFIA o TAC: un’evidenza del coinvolgimento della bolla timpanica (sclerosi, opacità) viene riscontrata in circa il 75% dei casi otite media
  8. DERMAISTOPATOLOGIA: può essere indicata per identificare la causa primaria (es; malattia autoimmune, adenite sebacea, eitema multiforme) , se si sospetta una neoplasia (massa del canale auricolare) o se viene praticata la resezione o l’ablazione a causa di un’otite all’ultimo stadio