Svantaggi
sterilizzazione

Aggressività verso il nucleo famigliare

La sterilizzazione può determinare l’aumento dell’aggressività da dominanza verso le persone del nucleo familiare, soprattutto in quelle cagne che avevano manifestato questo problema già da cucciole (prima di 1 anno di età).

La probabilità che la sterilizzazione induca un aumento del comportamento aggressivo in una cagna che ha questo disturbo fin da piccola è del 50%. Invece, le probabilità che la stessa cagna riduca il comportamento aggressivo, se non viene sterilizzata , sono di 6 a 1.

Uno studio retrospettivo sulle reazioni avverse ai vaccini (incluse reazioni allergiche, anafilattiche, arresto cardiaco, shock cardiovascolare e morte improvvisa) ha mostrato come queste sono più probabili del 30% nelle femmine sterilizzate rispetto a quelle intere e del 27%più frequenti nei maschi castrati rispetto a quelli interi.

Sono state investigate le possibili cause di questa relazione, incluso il ruolo degli ormoni sessuali sulla capacità del corpo di avere una buona risposta immunitaria in seguito alla vaccinazione.

I cani sterilizzati hanno un rischio tre volte  maggiore di essere affetti da ipotiroidismo rispetto ai cani interi. Più importante dell’impatto sulla tiroide della sterilizzazione, è l’effetto degli ormoni sul sistema immunitario. In laboratorio si è visto infatti che la castrazione aumenta le troiditi autoimmuni del topo.

Ipotiropidismo nei cani causa obesità, letargia, perdita del pelo e anormalità rirpoduttive.

L’emangiosarcoma è una delle maggiori cause di morte di certe razze, come Salukis, Bulldog francese, Irish Water Spaniels, Falt Coated Retriever, Golden Retriever, Boxer, Levriero Afgano, Setter Inglese, Scottish Terrier, Boston Terrier, Bulldog e Pastore Tedesco.

Da uno studio, risulta che le femmine sterilizzate avevano un rischio di 2,2 volte maggiore di sviluppare emangiosarcoma splenico rispetto alle femmine intere.

Il rischio di emnagiosarcoma cardiaco è 5 volte maggiore nelle femmine sterilizzate rispetto a quelle intere. Gli autori suggeriscono un ruolo protettivo degli ormoni sessuali nei confronti dell’emangiosarcoma.

Nelle razze dove l’emangiosarcoma è un importante causa di morte, l’aumento del rischio associato a sterilizzazione deve essere preso in considerazione nella scelta se sterilizzare o meno l’animale.

Uno studio retrospettivo ha dimostrato che i cani sterilizzati hanno un rischio due volte maggiore e di sviluppare tumori delle basse vie urinarie (vescica e uretra) rispetto ai cani interi. Questi tumori sono quasi sempre maligni, ma fortunatamente infrequenti: costituiscono meno dell’1% dei tumori canini. 

Airedales, Beagles e Scottish Terriers sono i cani con il rischio più elevato mentre il Pastore Tedesco sembra avere un rischio minimo.

E’ stato fatto uno studio su più razze per identificare il rischio di osteosarcoma nei cani (maschi e femmine) sterilizzati rispetto a quelli interi.

Il rischio è stato ulteriormente indagato nel Rottweiler, razza con relativo alto rischio di osteosarcoma. E’ stato verificato il rischio legato all’età, al sesso e alla sterilizzazione ed è stato ricoscontrato un rischio elevato associato alla sterilizzazione in giovane età. I Rottweiler sterilizzati prima del primo anno di età hanno un rischio maggiore di 3,8 volte (nei maschi) e di 3,1 (nelle femmine) di sviluppare osteosarcoma rispetto ai cani interi. La combinazione tra rischio e sterilizzazione precoce mostrano che i Rottweiler sterilizzati prima di un anno avevano un rischio del 28,4% (maschi) e 25,1% (femmine) di sviluppare osteosarcoma. Questi  risultati sono in linea con i risultati di uno studio multirazza precedente, ma hanno unito il rischio di sviluppo in funzione dell’età di sterilizzazione. Una conclusione logica derivante dalla combinazione dei risultati di questi due studi è che la sterilizzazione prima del primo anno è associata ad un aumento significante del rischio di sviluppare un osteosarcoma.

Gli ormoni sessuali notoriamente contribuiscono al mantenimento della struttura scheletrica e la massa muscolare e per questo motivo, secondo i ricercatori, ci può essere una relazione inversa tra tempi di esposizione agli ormoni sessuali e rischio di osteosarcoma.

Il rischio di osteosarcoma aumenta con la stazza della razza, soprattutto l’altezza. E’ una comune causa di morte soprattutto nelle razze medio-grandi o giganti. E’ la terza causa di morte nel Golden Retrievers ed è ancora più comune nelle razze giganti.

Vista la diagnosi infausta di questa patologia e la frequenza, la sterilizzazione di razze grandi o giganti in età giovane è associata ad un aumento del rischio di morte per osteosarcoma.

La displasia dell’anca è strettamente connessa allo sviluppo osseo. Questo a sua volta è correlato alla sterilizzazione. Ciò è dovuto al fatto che gli ormoni sessuali, sopratutto l’estrogeno prodotto dalle ovaie, vanno ad influenzare il metabolismo osseo portando ad una diminuzione della formazione ossea:”Quindi, la sterilizzazione in entrambi i sessi è correlata ad un aumento del rimodellamento osseo, aumento del riassorbimento osseo ed un relativo deficit nella formazione dell’osso..”(Syed et al., 2005).

Agendo in età prepubere con un intervento di sterilizzazione, si impedisce l’azione degli ormoni sessuali sopratutto a livello di cartilagini di accrescimento delle ossa lunghe; ne consegue un aumento del rischio di insorgenza di displasia dell’anca.

Questa affermazione trova riscontro in uno studio condotto da Spain et al. nel 2004 su circa 1800 soggetti. Si è visto che quelli sottoposti a sterilizzazione mostrano un maggiore rischio di sviluppare la displasia, oltre ad un aumento delle probabilità di sviluppo di artrite.

La gonadectomia riduce l’aggressività intraspecifica e la marcatura del territorio poiché modifica solo la componente sessuale del comportamento.

In realtà i comportamenti aggressivi e la marcatura urinaria sono l’esito di molteplici interazioni tra animale ed ambiente e non dipendono esclusivamente dalle influenze ormonali.

La gonadectomia può ridurre l’aggressività mediata da fattori ormonali ma soggetti con patologie comportamentali che sfociano in moduli aggressivi (ad esempio l’aggressività verso l’uomo) potrebbero non avere alcun giovamento a seguito della castrazione.

Nella cagna la gonadectomia (l’asportazione delle ovaie) è stata associata ad un aumento dell’aggressività “ da dominanza ” indipendentemente dal temperamento e dal carattere dell’animale.

Per approfondire l’argomento sulla differenza di longevità sono stati effettuati alcuni studi sulle femmine della specie canina che hanno evidenziato quanto la funzione delle ovaie e degli ormoni sessuali sia alla base della maggiore longevità del “gentil sesso”.
Come avviene per la specie umana le femmine intere sembrano essere più longeve dei soggetti sottoposti ad asportazione delle ovaie; da tali studi è infatti emerso che l’asportazione delle ovaie riduce l’aspettativa di vita.
La longevità attribuita ai soggetti interi non è dovuta ad una maggiore resistenza nei confronti di determinate patologie tuttavia il mantenimento dell’integrità dell’asse Ipotalamo-Ipofisi-Gonadi e dell’azione degli estrogeni protegge dai danni ossidativi e rafforza il sistema immunitario.

Se in ambito veterinario la gonadectomia è consigliata come intervento preventivo nei confronti dei tumori mammari ed uterini risultati discordanti emergono in campo umano; mettendo a confronto donne isterectomizzate (che hanno subito l’asportazione dell’utero) e donne ovarioisterectomizzate (asportazione di utero ed ovaie) si è visto che i soggetti a cui erano state risparmiate le ovaie godevano di una longevità maggiore per riduzione del tasso di mortalità, dell’incidenza di malattie cardiovascolari e della mortalità da patologie tumorali.

L’osteoporosi è un disordine dell’architettura ossea caratterizzato dalla riduzione della resistenza e dall’aumento della fragilità del tessuto osseo.
Gli estrogeni svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento della massa ossea stimolando la secrezione di calcitonina (promuove la deposizione di calcio nelle ossa) ed agendo direttamente sulle cellule deputate alla produzione di tessuto osseo (osteoblasti). Nelle fasi iniziali del periodo puberale favoriscono l’ossificazione e l’allungamento delle ossa mentre al termine di tale fase promuovono la chiusura delle fisi ponendo fine al processo di accrescimento dell’osso.

L’osteoporosi non risulta essere un problema rilevante nella cagna e nella gatta, al contrario di quanto avviene nella donna, tuttavia a seguito della gonadectomia sono stati riscontrati la perdita di osso trabecolare ed un aumento del rischio di sviluppare patologie ortopediche come displasia dell’anca ed artriti.

La parte più esterna dell’osso è rappresentata dall’osso corticale (compatto) mentre la parte interna è costituita da trabecole (osso trabecolare o spugnoso)

La gonadectomia prepubere inoltre può ritardare la chiusura delle fisi favorendo un maggiore sviluppo in lunghezza delle ossa con possibile aumento del rischio di fratture fisarie (lesioni che interessano le cartilagini di accrescimento).

Le fratture fisarie possono verificarsi fino al termine del periodo puberale quando gli estrogeni promuovono la chiusura delle fisi e l’accrescimento dell’osso si arresta

La gonadectomia prepubere (prima del primo calore) viene consigliata per la prevenzione delle patologie mammarie sia nella gatta che nella cagna.
Eseguire la gonadectomia prima del raggiungimento della pubertà riduce il rischio di sviluppare tumori mammari, al contrario più tempo si aspetta meno l’intervento risulta essere preventivo; dopo il terzo calore tale rischio per i soggetti interi ed i soggetti sterilizzati può essere equiparato.
Allo stesso tempo però preferire la castrazione prima del completo sviluppo ormonale potrebbe comportare importanti squilibri a carico dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi-Gonadi.

Con l’arrivo del periodo puberale si instaurano una serie di cambiamenti (modificazioni del metabolismo e raggiungimento dell’altezza e del peso tipici del soggetto adulto) associati all’inizio della produzione da parte delle gonadi, sotto stimolazione ipofisaria, degli ormoni sessuali.
La pubertà è caratterizzata quindi dallo sviluppo dell’apparato genitale, dalla comparsa dei caratteri sessuali secondari e dal raggiungimento della fertilità; in questa fase l’organismo va incontro a modificazioni delle ossa, dei muscoli, della componente adiposa e della velocità di crescita.
La gonadectomia prepubere comporta nel lungo periodo :
a)    alterazioni della crescita, il mancato sviluppo dell’apparato genitale (infantilismo);
b)    un elevato rischio di alterazioni comportamentali;
c)    nella cagna l’aumento del rischio di sviluppare disturbi dell’apparato urinario (incontinenza e cistite);
d)    nella femmina della specie canina l’ipotrofia dei genitali esterni è fattore
predisponente l’insorgenza di dermatiti vulvari; i soggetti a pelo lungo sono
più a rischio.

La prevenzione nei confronti di patologie mediate da estrogeni (prolasso ed iperplasia vaginale) a seguito della sterilizzazione comporta però che la modificazione ormonale vada ad inficiare negativamente sulle strutture deputate al controllo della minzione, dove gli estrogeni svolgono ruolo fondamentale.

L’incontinenza ed i disturbi della minzione post sterilizzazione nella cagna vengono trattati comunemente con una terapia a base di estrogeni.

SPECIE CANINA
Nella cagna la “ vescica pelvica ” sembra essere un fattore di rischio per lo sviluppo di incontinenza post sterilizzazione; la maggior parte dei soggetti con vescica posizionata troppo caudalmente (la vescica non si trova anteriormente alla pelvi ma in posizione intrapelvica) sviluppa più frequentemente patologie della minzione.

SPECIE FELINA
Nella gatta l’incontinenza è meno frequente e non si verifica quasi mai.
L’incontinenza post sterilizzazione/castrazione viene generalmente classificata nei disturbi della minzione non neurogeni. La causa più comune è un mal funzionamento dello sfintere uretrale (incompetenza uretrale).L’incompetenza dello sfintere predispone all’insorgenza di infezioni batteriche e cistiti ricorrenti che possono aggravare il quadro clinico (incontinenza da urgenza).

Incontinenza da urgenza:

Condizioni infiammatorie persistenti o ricorrenti che riducono l’elasticità del muscolo detrusore

(instabilità del detrusore)

L’obesità è una conseguenza che frequentemente si verifica sia nel cane che nel gatto; l’aumento dell’appetito, la riduzione dei fabbisogni calorici, la diminuzione dell’attività fisica legata ai cambiamenti ormonali e la riduzione del metabolismo basale sono tutti fattori predisponenti l’aumento del peso.

Nel cane le razze maggiormente predisposte all’aumento del peso sono il Labrador, Collie, Cocker Spaniel, Bassotto e Terrier. L’incremento del peso corporeo è strettamente associato all’aumento dell’appetito che si manifesta anche a breve distanza dall’intervento; nel gatto questa relazione temporale è più evidente e le modificazioni endocrine che si instaurano fanno si che la specie felina sia più predisposta all’obesità a seguito della gonadectomia.

Nel gatto:

La riduzione del vagabondaggio per la ricerca di un compagno durante il periodo del calore è uno dei vantaggi della castrazione dei nostri piccoli animali;
l’aumento della sedentarietà che ne deriva ed i cambiamenti comportamentali (l’animale sta più in casa ed è più “tranquillo”) determinano una riduzione dell’attività fisica che può favorire l’aumento del peso.

Una corretta alimentazione e l’aumento dell’attività fisica possono limitare l’aumento del peso che si verifica frequentemente dopo l’intervento di castrazione.