ASMA FELINA

Introduzione

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Introduzione

Definizione:

L’asma felina è una patologia ad andamento cronico, di frequente riscontro nel gatto, che colpisce le basse vie aree con improvviso restringimento del lume bronchiale; comunemente chiamata anche bronchite allergica o bronchite eosinofilica è generalmente provocata da reazioni di ipersensibilità.

Eziologia:

L’asma felina non riconosce predisposizione di età o sesso dell’animale e può comparire in qualsiasi momento della vita del gatto; la causa non è ancora del tutto conosciuta anche se si riconoscono molteplici fattori predisponenti e/o scatenanti.

Stress e variazioni ambientali, traslochi e cambiamenti nella composizione della lettiera, presenza di fumatori (il fumo può avere effetti locali irritanti che aggravano la sintomatologia), utilizzo di profumi ed incenso, lacche e/o altri spray, pollini, polvere ed acari, prodotti utilizzati per la pulizia, sistemi di riscaldamento, gas di scarico ed altri allergeni ambientali possono scatenare la sintomatologia asmatica.

L’esposizione a questi agenti irritanti provoca, come risposta difensiva delle vie aeree, broncocostrizione al fine di proteggere il polmone, produzione di muco per intrappolare l’allergene e tosse per allontanarlo tramite espettorazione.

I gatti obesi e la razza siamese sembrano essere maggiormente predisposti all’asma in quanto in questi soggetti è maggiore l’incidenza di tale patologia.

Fisiopatologia e Sintomatologia

Fisiopatologia:

L’ostruzione delle vie aree causata dal restringimento del lume bronchiale per accumulo di muco ed essudato, presenza di infiltrato infiammatorio a carattere eosinofilico, iperplasia dell’epitelio ed ipertrofia della muscolatura bronchiale, esita in fenomeni di broncospasmo in risposta all’inalazione di allergeni che scatenano reazioni di ipersensibilità.  Queste alterazioni fisiopatologiche, ricorrenti e generalmente reversibili, possono cronicizzare con conseguente fibrosi fino alla comparsa di condizioni irreversibili come la bronchite cronica.

La bronchite allergica prende il nome di “asma felina” per la stretta somiglianza con l’asma che compare nell’uomo; può essere idiopatica o secondaria ad altre patologie.

Sintomatologia:

Il quadro sintomatologico è variabile, in alcuni soggetti i sintomi possono essere sporadici o comparire stagionalmente senza compromissione dello stato generale mentre in altri, le manifestazioni cliniche, possono essere più intense e ricorrenti con dimagramento, anoressia e compromissione sistemica. Solitamente l’interessamento sistemico è raro in caso di asma felina di natura idiopatica o primaria mentre è più facilmente riscontrabile in caso di bronchite allergica secondaria ad altre patologie.

I sintomi più frequenti sono rappresentati dalla presenza di tosse parossistica e da episodi di dispnea caratterizzati da inspirazione forzata e difficoltosa ed espirazione prolungata associata alla compartecipazione dei muscoli addominali.

Nei casi acuti il gatto può assumere posizioni anomale, per la difficoltà respiratoria, con atteggiamenti riconducibili a “fame d’aria” quali bocca aperta, testa estesa sul collo, incurvamento del dorso o postura “accucciata” e stato d’ansia; nei casi più gravi può comparire cianosi, disidratazione di vario grado ed alterazioni cardiache.

La respirazione può essere accelerata ed addominale nonché rumorosa con sibili, anche percepibili dal proprietario dall’animale, che testimoniano la difficoltà di passaggio dell’aria soprattutto in fase espiratoria.

L’aumento della secrezioni bronchiali, l’edema e l’infiammazione dell’epitelio e la broncocostrizione sono tutti elementi che causano un notevole restringimento del lume bronchiale con conseguente difficoltà di passaggio dell’aria che non riesce a raggiungere gli alveoli polmonari, sede deputata agli scambi gassosi tra ossigeno ed anidride carbonica, motivo per cui si manifesta l’insufficienza respiratoria.

Altri sintomi che possono comparire nel gatto asmatico sono espettorazione, starnuti anche frequenti, vomito, affaticabilità e scarsa resistenza con diminuzione dell’attività fisica.

Diagnosi

La diagnosi di asma felina è una diagnosi ad esclusione e non esiste un solo esame diagnostico che accerti con certezza tale patologia.

Comunemente ci si orienta sulla base dell’esame clinico e sulla raccolta dell’anamnesi con l’aggiunta di tutta una serie di indagini strumentali quali radiografia, esame del sangue, esame delle feci, lavaggio trans tracheale e broncoalveolare, broncoscopia e valutazione degli effetti della terapia farmacologica con broncodilatatori.

Nella diagnosi differenziale bisogna tener presente le principali patologie che si manifestano con sintomi simili; tosse e dispnea possono essere sintomi di infezioni batteriche, presenza di corpi estranei e di altre patologie che interessano bronchi e polmoni, come parassitosi broncopolmonari (strongilosi broncopolmonari) e cardiopolmonari (filariosi), edema polmonare ed ernia diaframmatica, versamento pleurico, cardiomiopatie e scompenso cardiaco, carcinomi broncoalveolari e metastasi del carcinoma mammario e di altri tumori a carico del torace.

Terapia Tradizionale e Prognosi

Il trattamento d’urgenza, durante l’attacco asmatico, prevede come prima cosa la stabilizzazione del gatto mediante somministrazione di ossigeno, broncodilatatori e glucocorticoidi a rapida azione; per la somministrazione dei farmaci è preferibile utilizzare la via intramuscolare o sottocutanea per ridurre al minimo lo stress dell’animale. Nei casi più gravi può essere utilizzata anche l’adrenalina.

La terapia di mantenimento varia da soggetto a soggetto in quanto alcuni gatti necessitano di terapia farmacologica solo durante l’esacerbazione dei sintomi mentre per altri la somministrazione dei farmaci deve avvenire per periodi prolungati nel tempo.

In prevenzione è preferibile allontanare, quando possibile, qualsiasi allergene riconosciuto come fattore predisponente e/o scatenante; in caso di dubbio è possibile allontanare l’allergene sospetto e valutare la comparsa di eventuali miglioramenti nell’arco delle due settimane. Nel caso in cui il gatto sia obeso, sempre a scopo preventivo, è indicato il controllo del peso corporeo e del regime dietetico.

L’asma felina, oltre ad essere una patologia progressiva che tende a cronicizzare, è caratterizzata anche da un elevata frequenza di recidive, per tali motivi la maggior parte dei soggetti necessita di terapie continuative e prolungate nel tempo.

I farmaci d’elezione purtroppo non sono privi di effetti collaterali il che complica notevolmente il trattamento dei gatti asmatici; tra i glucocorticoidi il prednisolone è quello maggiormente utilizzato mentre tra i broncodilatatori si preferiscono le metilxantine (aminofillina) ed i simpaticomimetici (terbutalina).

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Prognosi:

La prognosi è variabile da caso a caso e dipende da gravità e frequenza di comparsa dei sintomi, nonché dalla tempestività ed efficacia del trattamento farmacologico; si possono controllare i sintomi clinici con trattamenti palliativi ma la guarigione completa è difficile se non si riconosce la causa primaria. Solitamente la prognosi è riservata in quanto non sono infrequenti le complicanze secondarie, tra cui infezioni batteriche e bronchite cronica, e le recidive.