Patologie del motoneurone

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Atassia Locomotoria

Per atassia si intende la mancanza di coordinazione, ovvero l’incapacità a mantenere l’andatura dritta lungo un asse immaginario. L’atassia può essere conseguente a diverse patologie neurologiche: cerebellari, vestibolari o spinali. La visita neurologica in tutte le sue parti riveste sempre una importanza fondamentale  in quanto ci consente di localizzare quale sede del sistema nervoso centrale (SNC) o del sistema nervoso periferico (SNP) sia interessata. In ogni caso l’atassia è sempre un disturbo sensoriale e non motorio. L’ atassia spinale (detta anche sensoriale propriocettiva) è caratterizzata da barcollamenti del tronco, incrocio degli arti, appoggio del piede sulle faccia dorsale; la causa sono lesioni di qualunque natura (vascolari, neoplastiche, degenerative…) a carico dei fasci sensoriali ascendenti gracile e cuneato. Quando c’è solo atassia l’animale barcolla ma non cede, non è debole perché la lesione è solo a livello dei fasci propriocettivi, che hanno una posizione superficiale nel midollo spinale, e di conseguenza sono i primi ad essere affetti da lesioni compressive.

L’atassia vestibolare sia osserva in corso di lesioni al sistema nervoso vestibolare centrale o periferico: in pratica l’animale manifesta mancanza di equilibrio caratterizzato da inclinazione della testa, ipertono muscolare controlaterale alla lesione, difficoltà nel mantenere la stazione e l’andatura con barcollamenti del tronco e cadute fino a rotolamenti sul fianco; spesso si notano anche movimenti in circolo ma non sono patognomonici di questa localizzazione. L’atassia cerebellare si osserva invece in caso di lesioni al cervelletto. Il cervelletto ha la funzione di regolare e coordinare i movimenti volontari ed involontari ed inoltre partecipa con il sistema vestibolare al mantenimento dell’equilibrio. L’atassia cerebellare è caratterizzata da dismetria ovvero andatura con scorretta lunghezza del passo rispetto alla situazione in cui si trova l’animale; l’ipermetria è caratterizzata da movimenti eccessivi mentre l’ipometria da movimenti ridotti rispetto alle intenzioni del paziente. Alcuni animali manifestano una deambulazione con arti piuttosto rigidi, mantenuti in estensione durante il movimento; questa presentazione prende il nome di spasticità ed è dovuta ad un aumento di tono delle masse muscolari.

Sistema del motoneurone superiore (MNS) e del motoneurone inferiore (MNI)

L’ andatura viene definita come una serie regolare e ripetitiva di movimenti degli arti durante la corsa o la camminata; si tratta in pratica di uno spostamento del baricentro in avanti, lateralmente o indietro.  Il sistema nervoso (SN) controlla l’azione di muscoli, articolazioni, ossa e strutture connettive associate.

Rappresentazione schematica delle vie nervose per la propriocezione conscia.

Una normale deambulazione è garantita da fasci discendenti motori e ascendenti sensitivi nonché da centri locomotori nella corteccia cerebrale e tronco encefalico. Per comprendere il funzionamento dei fasci discendenti occorre definire i termini di motoneurone superiore (MNS) e di motoneurone inferiore(MNI). Il sistema del MNI è costituito dai neuroni (neuroni alfa) nelle corna ventrali del midollo spinale, dalle radici ventrali,  dai nervi periferici, dalle placche neuromuscolari e dai muscoli. Si parla di intumescenza toracica e lombare per indicare i segmenti midollari dai quali si dipartono i nervi per gli arti anteriori e posteriori. I nervi periferici terminano con le placche neuromuscolari a livello del loro organo effettore (muscolo). I MNS sono neuroni che influenzano direttamente o indirettamente i MNI e costituiscono le vie discendenti motorie. Questi fasci sono chiamati vie piramidali (originano dalla corteccia, importantissime nell’uomo ) e vie extrapiramidali (originano da alcuni  nuclei del tronco encefalico); in  medicina veterinaria le più importanti sono quelle extrapiramidali. Il sistema del MNS influenza in senso inibitorio in sistema del MNI e questa informazione riveste particolare importanza quando durante la visita clinica si valutano i riflessi spinali.

Rappresentazione schematica dei concetti di motoneurone superiore ed inferiore.

I centri motori cerebrali, soprattutto quelli a livello di tronco encefalico, coordinano i movimenti degli arti sulla base delle informazioni sensoriali ricevute da fasci di tipo afferente (propriocettivi, vestibolari e cerebellari). Le vie ascendenti sensitive possono essere distinte in due gruppi principali: le vie spino-corticali (terminano a livello corticale e portano informazioni percepite in maniera cosciente) e le vie spino-cerebellari (terminano nel cervelletto ed elaborano gli stimoli in maniera subconscia). Quando ci sono patologie di una o più componenti si hanno delle anomalie dell’andatura. In medicina veterinaria esistono delle differenze nell’andatura legate alla specie ed alla razza, quindi durante l’osservazione di un animale che cammina ci si deve sempre chiedere se l’andatura sia normale ma soprattutto se sia normale per questa particolare specie e razza. Poiché l’andatura può essere alterata da vari fattori si deve cercare di capire prima di tutto se le anomalie siano dovute a patologie del SN, ed in tala caso quale sua componente sia interessata, oppure se dipendono da anomalie del sistema muscolo-scheletrico o di altra origine (per esempio debolezza secondaria a grave anemia o disturbi metabolici). L’andatura se possibile deve essere osservata al passo, in corsa, in linea retta, nei movimenti in circolo e sulle scale.

Paresi

Con il termine di paresi si intende una riduzione della funzione motoria volontaria; nella sua presentazione più lieve si parla di debolezza mentre la completa assenza di  movimenti volontari è definita paralisi plegia. Alcuni soggetti manifestano deficit motori poggiando sul pavimento la superficie dorsale della mano o del piede, altri mostrano un maggior consumo delle unghie che strofinano sul pavimento , oppure hanno una maggiore flessione degli arti durante l’appoggio sul pavimento; molti animali paretici hanno un’andatura caratterizzata da lunghezza dei passi irregolari a causa della diminuzione della propriocezione.  Sia la paresi che la paralisi possono essere di tipo flaccido o spastico. la paresi spastica è caratterizzata da aumento del tono muscolare e generalmente è secondaria a lesioni del motoneurone superiore (MNS); la paresi flaccida ha come caratteristica la diminuzione del tono muscolare e solitamente è accompagnata da atrofia muscolare secondaria a patologie del motoneurone inferiore (MNI). I deficit motori sono conseguenti a lesioni delle vie motorie discendenti. Si possono poi differenziare monoparesi (un solo arto), emiparesi (arto anteriore e posteriore dello stesso lato), paraparesi (arti posteriori), tetraparesi (quattro arti). In animali con deficit locomotori può essere difficile stabilire dal punto di vista clinico  se si  tratti di atassia o paresi e molto spesso peraltro le due condizioni compaiono contemporaneamente come per esempio in corso di lesioni spinali dove il danno è sia alle vie ascendenti sensoriali che alle vie discendenti motorie; anche le reazioni posturali sono alterate in entrambi i casi perché con questo test non è possibile distinguere il danno alle vie motorie o a quelle sensoriali.

A seconda della localizzazione della lesione  all’interno del SN si avranno differenti alterazioni dell’andatura. Patologie dell’encefalo anteriore provocano limitati deficit dell’andatura mentre lesioni del tronco encefalico o del midollo spinale sono caratterizzati da deficit più gravi.

La propriocezione riguarda la percezione della posizione delle zampe e di altre parti del corpo rispetto allo spazio circostante; si valuta osservando come il paziente si muove nell’ambiente e testando le reazioni posturali. le informazioni ottenute sono estremamente importanti perché spesso consentono di distinguere un soggetto portatore di patologia neurologica da uno con disfunzione di altro genere. Le basi neuroanatomiche delle reazioni posturali sono rappresentate dalle vie ascendenti propriocettive consce e subconscie e dalle vie discendenti piramidali ed extrapiramidali.  Le vie ascendenti della propriocezione conscia portano informazioni sensoriali dai recettori periferici (cutanei, tendinei, articolari) alla corteccia somatosensoriale. Le vie ascendenti della proprocezione inconscia portano i messaggi dalla periferia al cervelletto e successivamente alla corteccia.  Le risposte corticali, mediante le vie discendenti piramidale ed extrapiramidale  arrivano ai muscoli effettori che mantengono l’animale in stazione e determinano l’andatura. Generalmente tutte le reazioni posturali testano gli stessi settori del SN quindi possono essere usate indifferentemente; il posizionamento propriocettivo è di solito il  più utilizzato.

Terapia Omeopatica