Paracetamolo – Acetaminofene

L’acetaminofene impedisce alle cicloosigenasi la converione dell’acido arachidonico a prostanoidi. Diversamente dall’aspirina, l’acetaminofene si lega all’enzima in modo reversibile e non competitivo.

Nel gatto si sconsiglia l’uso a qualsivoglia dosaggio e negli animali neonati.

INDICAZIONI

Nel cane è indicato nel controllo del dolore muscolo-scheletrico e come antipiretico.

EFFETTI COLLATERALI

Il paracetamolo ossida l’emoglobina a meta-emoglobina con conseguente formazione di corpi di Heinz ed emolisi. I prodotti intermedi tossici possono alterare le membrane lisosomiali degli epatociti e causare necrosi epatica. La tossicità acuta si manifesta con cianosi, edema facciale, anemia con corpi d Heinz, emoglobinuria e ittero. I gatti sono più sensibili all’azione tossica del paracetamolo a causa dell’insufficienza dei meccanismi di glucuronazione epatica e della particolare sensibilità degli eritrociti felini ai danni ossidativi.