Leucemia mieloide

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Leucemia mieloide cronica (granulocitica) o CML-M

Per comprendere la patologia scomponiamo in:  1) leucemia; 2) mieloide.

  1. Il termine “leucemia” indica un tumore a carico delle cellule del sangue; corrisponde alla proliferazione abnorme di cellule progenitrici immature del sangue che non riescono a completare il processo evolutivo (differenziazione) e si accumulano come forme intermedie o blasti ( fase blastica).
  2. Il termine “mieloide” indica cellule staminali mieloidi contenute nel midollo osseo responsabili dell’ematopoiesi intra-midollare che interessano la produzione finale delle cellule ematiche:

linea rossa: a) eritrociti, b) piastrine

linea bianca: c) granulociti (eosinofili, basofili, neutrofili), d) monociti, e) mastociti.

Le cellule intermedie vanno incontro a trasformazioni sia di natura morfologica che di tipo immuno-fenotipico ( antigeni di superficie).

Durante queste fasi o step si genera il processo neoplastico che caratterizza la forma di leucemia mieloide acuta (colpisce cellule precursori)  da quella cronica ( colpisce cellule mature).

La Leucemia mieloide corrisponde ad un disturbo a carico del midollo osseo con  alterazione clonale che riguarda la linea dei granulociti neutrofili che vanno incontro ad una trasformazione maligna e si replicano in maniera incontrollata ( crisi blastica).

Ciò comporta uno spiccato aumento di neutrofili circolanti in parte maturi e/o alterati che, a causa delle loro dimensioni, si accumulano nella milza, fegato e linfonodi (ematopoiesi extra-midollare) provocando una infiltrazione viscerale con aumento di volume di questi organi.

La patologia rientra nella categoria delle neoplasie definite mieloproliferative o mieloidi.