L’organismo vivente possiede regole semplici che gli permetto la sopravvivenza. Queste regole rispondono fondamentalmente alle domande: utile/non utile e pericolo/non pericolo. Quando la mente è calma e tranquilla (cioè segue le leggi naturali) è in grado di combattere e sconfiggere le malattie, oltre che di prendere cura di sè e dell’ambiente circostante per garantirsi la sopravvivenza; quando è invece disturbata da pensieri incoerenti lontani dalle legge naturali, che ci garantiscono la sopravvivenza, diminuisce la capacità di difesa del corpo, poiché si sprecano energie che potrebbero invece essere utilizzate per azioni di regolazione e controllo. Il nostro stato mentale ha un’enorme impatto sullo stato di salute fisica: se siamo costantemente preda di pensieri negativi, contro-vita, se siamo arrabbiati, stressati, tristi o depressi, diventiamo vulnerabili ad un gran numero di problemi ( es.la pressione alta, malattie cardiache, diabete, disordini digestivi, ulcera, emicrania ed altri). Le persone che si attengono alle leggi naturali di regolazione sanno maneggiare lo stress ed in generale sono quelle più sane, infatti noi siamo quello che pensiamo. I nostri pensieri influiscono su tutto ciò che fa parte della biologia del corpo umano. Quando ci si esercita ad inseguire la mente naturale i centri nervosi passano dal “normale” caos alla coerenza biologica. La mente acquisisce una dignità diversa da quella che invece si identifica con il pensiero di mente meccanica (pensiero incoerente).
Spesso ci accorgiamo che il nostro modo di pensare e’ assolutamente illogico ed incoerente, totalmente sganciato dalla realtà ma frutto della pura immaginazione negativa. Per esempio, spesso ci facciamo catturare da paure non reali che possono condizionare fortemente il nostro comportamento e provocare reazioni che non hanno alcun rapporto con la realtà che stiamo vivendo. Possiamo brevemente riassumere queste tipologie di pensiero nella tabella seguente:
Pensiero Naturale (coerente) | Pensiero Meccanico (non coerente) | Reazione | Danno arrecato dal pensiero incoerente |
Sopravvivenza
(ambiente/prole/sé) | Affermazione | Considerazioni riferite unicamente alla propria persona | Impiegare tutte le energie nel dimostrare agli altri di essere qualcosa/qualcuno, |
COMPASSIONE
(come tutela ambiente/prole/sé) | Autocompassione | Cura e attenzione rivolta unicamente a sé | Dirigere le proprie energie unicamente verso sé stessi, dimenticando di tutto quello che succede attorno |
Vivere il presente e previsioni da una sequenza causa-effetto | Prevedere | Immaginazione negativa proiettata avanti | Non vivere nella realtà ma in una immaginazione negativa |
PENSIERO LOGICO | Associare | Pensiero compulsivo e senza sequenze logiche | Stato confusionale |
Definizione della Realtà | Valutare | Definire la realtà da una paura | Non aver presente l’ambiente in cui si vive . Vivere in una suggestione |
Esprimere ciò che è | Trattenere | Non esprime, mentire | Trattenere l’energia, somatizzazione dei pensieri |
Stato di allerta | Paure varie (irreali) | Subire paure immaginarie | Stress prolungato per suggestione |
Questo tipo di reazione è osservabile in ciascuno di noi ed invia informazioni incoerenti al corpo che si adatta e modifica il proprio stato di salute. La coerenza cerebrale indotta dal seguire le semplici regole della mente naturale permette un funzionamento più ordinato e naturale della mente e del sistema nervoso: per esempio producono un aumento dell’intelligenza ed una forte riduzione di “stress” e tensioni dannose. Un pensiero, un’emozione è soltanto un’onda energetica diffusa, invisibile, che viene, penetra nel nostro cervello e come tale attraversa il nostro corpo, a volte privilegiando un organo particolare (cuore, intestino, stomaco, ecc…) e assumendo forma e dimensioni variabili. Se noi osserviamo il cammino del pensiero, vedremo che parte sotto la spinta di un impulso naturale ma se non controllato ci porta a non avere una visione chiara della realtà. Per cui l’ambiente esterno non viene colto nella sua realtà ma può subire una irreale personalizzazione.
Le particelle emozionali danno luogo a quella catena pericolosa di eventi che portano alla formazione di “neuropeptidi suicidi”, cioè quelle alterazioni psico-neuro-endocrino-immunologiche caratteristiche delle particelle emozionali negative o meglio contro-vita.
Quando la mente si trova ad essere svuotata , quindi annullata dal suo contenuto “pericoloso” è in grado di equilibrare le eventuali alterazioni di equilibrio presenti nel corpo. Bisogna dare estrema importanza all’interconnessione e all’interdipendenza in medicina. Sappiamo dalla fisica che non c’è separazione tra oggetto e soggetto, quindi vi è interconnessione stretta anche tra medico ed paziente. Lo schema sul quale attualmente riposa la medicina convenzionale va urgentemente modificato se l’intenzione è quella di portare al benessere la persona malata.
Normalmente nella vita quotidiana la mente vaga portata dai pensieri e la nostra energia vitale è bloccata dai tentativi della nostra mente di spiegare e controllare tutto. Senza che noi ci rendiamo conto produciamo pensieri di mente meccanica che sono paragonabili a spazzatura che si annida tra le nostre cellule nervose.
Questa affermazione viene giustificata osservando che la coscienza deve essere considerata una qualità del campo unificato, per cui risulta perfettamente naturale che la mente possa accedere all’ambito quantistico ed acquisirne le qualità superiori di ordine e armonia. Questo è possibile se il sistema nervoso (che in ultima analisi è un sistema chimico-fisico, per quanto complesso e raffinato) raggiunge lo stato quantistico di stato “coerente”. Tutto ciò è rimasto lungamente estraneo alla neuro-fisiologia poiché questa generalmente studia i convenzionali stati di coscienza, contraddistinti da un alto disordine: per analogia, le semplici leggi dell’emissione elettromagnetica da parte di un atomo di idrogeno non potrebbero essere mai ricavate studiando l’emissione luminosa di un sistema di molecole complesse ad alta temperatura. Vi è infine una prova definitiva a favore dell’ ipotesi in esame: se il campo unificato è realmente responsabile di questi fenomeni, si dovrebbe assistere ad un altro fenomeno straordinario: un “Effetto di campo della coscienza”, ovvero una propagazione della coerenza nell’ambiente circostante. In pratica l’aumento di coerenza dovrebbe estendersi ad altre persone, rendendo più naturale ed ordinato il funzionamento della loro mente. Noi viviamo costantemente immersi in un “calderone” di campi fisici, come il campo gravitazionale, il campo magnetico terrestre, i campi elettromagnetici prodotti dalle varie emittenti radio-televisive o dai telefonini cellulari. La fisica moderna ha dimostrato che la materia è una condensazione di campi quantistici. Perché mai una struttura fisica come il sistema nervoso dovrebbe rimanere estranea alle normali interazioni tra i diversi campi naturali? Negare questa possibilità significa assumere un atteggiamento chiuso, dogmatico e, in-sostanza,-antiscientifico.