I padri dell'omeopatia

Semen Korsakov

Korsakov era un nobile proprietario terriero che viveva nelle vicinanze di Mosca.

Cominciò ad interessarsi di Omeopatia agli inizi del 1829. E’ possibile affermare che egli sia stato il primo russo a “convertirsi” alla medicina omeopatica.

Nel giugno 1831 egli mandò all’Archiv of Stapf un articolo intitolato: “Esperienze sulla Propagazione della Potenza Medicinale dei rimedi Omeopatici”, assieme a qualche idea su come abbia luogo suddetta propagazione. Ciò era riferito ad un nuovo metodo di collocazione del potere medicamentoso nei globuli omeopatici.

Egli sosteneva che la disposizione di un granulo, asciutto e già impregnato, con una grande quantità di granuli non ancora trattati in una fiala poteva infondere il potere medicamentoso a tutti gli altri granuli. 

Hahnemann seguì la teoria con un articolo sull’argomento. Hahnemann era un amico di Korsakov e gli scrisse che in parte approvava le sue idee.

Comunque c’era una branca della Scuola Omeopatica che non ripose fede nelle idee esposte da Korsakov.

Il Dr. Roth, in un articolo a proposito di Hahnemann intitolato “Meriti, Errori e Critiche”, pubblicato nel 1872 sul British Journal, scrisse:

“Questa infelice e mistica idea di una dematerializzazione delle medicine, e della loro tramutazione da sostanze medicinali materiali a spiriti medicinali immateriali, che ha rappresentato il più grande impedimento allo sviluppo razionale dell’Omeopatia, infelicemente suggerì ad un laico, un russo, il Conte Korsakov, la nozione di contaminare 1000 globuli di zucchero preventivamente inumiditi, con la 300a (trecentesima) parte di una goccia della 100a (centesima) diluizione di una medicina; questo era il disonorevole principio delle alte potenze, anche se, in accordo con Dr. V. Meyer (A. H. Z., vol. 58, P – 57), Hahnemann fu soddisfatto con la 30 diluizione, e non approvò l’inseguimento di diluizioni più alte. Il passaggio a diluizioni sempre più alte deve avere una fine, non può continuare all’infinito.”

Il Dr. Bojanus disse che l’Ammiraglio Mordwinoff, che non fu solamente ufficiale capace ma un uomo di elevata erudizione sia letteraria che scientifica, scrisse così a Korsakov, un altro discepolo di Hahnemann: “Mentre qui il colera sta uccidendo le sue vittime (San Pietroburgo), le nuove e le vecchie scuole passano il tempo discutendo; i medici, superiori per posizione e numero, mettono tutto al palo, al fine di distruggere i risultati della prima.” (la scuola nuova).

Herrmann mi scrisse che doveva rinunciare al trattamento di pazienti affetti da colera nell’ospedale, alla cura di tutti quelli che furono spediti a lui e che stavano morendo, perché aveva già raggiunto la fine dell’intero trattamento allopatico. Tutti i metodi sono ammissibili qui, perché solamente l’Omeopatia viene perseguita così insistentemente?”

Korsakov probabilmente fu il primo a convertirsi in Russia; egli scrisse ad Hahnemann nel 1829, a proposito del metodo nuovo per la preparazione dei granuli omeopatici, il che evidenzia uno studio precedentemente effettuato e la conoscenza dell’argomento. Anche se non fu un medico, Korsakov si è sforzato forse più di chiunque altro al fine di gettare le basi per una fondazione sicura dell’Omeopatia in Russia.

Egli si spinse più lontano di quanto avrebbe mai fatto un semplice amatore; egli studiò, sperimentò, esaminò, e riuscì a fare delle scoperte in ambiti nei quali nessun altro si era mai addentrato prima di lui, nemmeno il Maestro stesso durante la sua vita.

Che Hahnemann lo stimò estremamente è provato da una lettera trovata fra le carte di Korsakov nelle quali il Maestro venerabile scrive:

“Io ammiro lo zelo col quale Lei si dedica alla benefica arte di guarire, non solo al fine di essere d’aiuto alla Sua propria famiglia ed ai vicini di casa ma anche per penetrare nei segreti della natura, come è stato provato dalle Sue note preziose. Mi piace uno dei Suoi ultimi suggerimenti, utilizzato con mio nipote, per il quale prendere decisione sul rimedio appropriato provando ad odorarlo. Ho visto i miei esperimenti a proposito confermati. Con tutte le mie energie io tento continuamente di scoprire qualcosa che potrà essere di più facile uso ai miei discepoli. Io considero questa la migliore strada, nella quale la felicità di noi mortali durante questa breve vita sarà trovata, e sono convinto che anche Lei è di questa opinione. Continui un’attività che soddisfa un cuore sensibile e non riposa. Questo è il mio desiderio, che possa godere il Suo favore. Con la maggiore devozione, S. Hahnemann.”

Da altri articoli apprendiamo che Korsakov si era occupato di medicina prima della sua conversione all’Omeopatia.

Egli ci ha lasciato cinque libri, contenenti 302 copie di prescrizioni allopatiche ed i particolari di casi trattati fino al Giugno 1828.

Dal Febbraio 1829 egli continuò con la redazione di un diario di trattamenti omeopatici destinati ai familiari ed agli appartenenti alla propria contea, portato avanti fino al 1834 e registrando 11.725 casi.

Da allora sembra che egli non abbia più tenuto traccia di nessun caso, sebbene lui continuò ad amministrare come prima i pazienti della sua contea, dando a questa sua attività la precedenza rispetto agli affari di sempre.

Egli fu un propagandista attivo ed efficiente, e la sua produzione letteraria può essere etichettata come quella di una mente molto originale e industriosa.

Negli anni del colera dal 1830 al 1847, Korsakov fu eletto dalla nobiltà a ispettore di distretto.

Grazie a questo incarico assegnato a Korsakov, abbiamo delle note sulle caratteristiche del colera in Orenburg; del suo trattamento in Kasan da parte di Arnhold, ed in Pensa da parte di Peterson; del suo corso nei diversi paesi europei, ed anche i risultati del trattamento omeopatico del colera nel vecchio Catharine Hospital, sotto la gestione del Dott. Goldberg, che mostrano che su 1274 casi dal 1841 al 1844 la mortalità fu del 6 per cento.

Per facilitare la selezione di un rimedio attraverso alcune classificazioni generali, Korsakov studiò ed annotò il modo in cui le sostanze animali, vegetali e minerali, alcaline ed acide, avevano effetto sulle differenti parti del corpo.

Questo lavoro, sebbene fu etichettato come “Laymanship”, dà dei suggerimenti preziosi.

Quando Korsakov morì, nel 1853, aveva lavorato ventisei anni fedelmente e con successo per il progresso dell’Omeopatia.

Come ideatore delle potenze alte, egli prestò un grande servizio alla causa della Scienza, e non si può negare che provò l’efficacia di certe sostanze in un grado di attenuazione ben oltre tutti i limiti di comprensione.