Spondilosi deformante
Spondilosi deformante
Dott. Mauro Dodesini – mauro.dodesini@omeopatiapossibile.it
La spondilosi deformante è’ un processo cronico degenerativo che determina la formazione di osteofiti tra i corpi vertebrali del rachide. Questi sono di facile riscontro a livello toracico, lombare e lombosacrale mentre sono abbastanza rari nel tratto cervicale. Gli osteofiti al loro esordio si presentano come un lieve incremento definito “ a goccia “ della faccia craniale e caudale della vertebra.
Successivamente questa sporgenza cresce in lunghezza e volume fino a diventare “ becco di pappagallo “.
Questi collegamenti tra le vertebre possono avere un’ulteriore evoluzione :
a) Interdigitazione : nelle parti della colonna che hanno una maggiore mobilità vanno a formare quella che potremmo definire impropriamente un’articolazione accessoria. Le due neoformazioni ossee sono ravvicinate ma mobili e non saldate insieme.
b) I ponti ossei si saldano tra di loro determinando la conseguente rigidità permanente di questo tratto. Una loro ulteriore evoluzione può essere l’espansione latero-dorsale fino ad assumere la conformazione di un“ collare osseo “ che causa una riduzione del diametro dei fori dai quali fuoriescono i nervi spinali : un’area delimitata tra due vertebre limitrofe.
Aree della colonna vertebrale più coinvolte
L’esperienza clinica e diverse ricerche svolte sono concordi nell’affermare che le vertebre statisticamente più interessate alla spondilosi risultano : quelle comprese tra le ultime due lombari e la prima sacrale : L6-S1 e tra le ultime toraciche e le prime lombari.
Diventa allora fondamentale comprendere la biomeccanica della deambulazione e quindi l’importanza del bilanciere cefalo rachidiano.
Esame Radiografico: Presenza di becchi di pappagallo
Diagnosi differenziale con le Spondiliti : lo spazio discale non è interessato dal processo.
Non c’è lisi vertebrale.
Il profilo degli osteofiti non è irregolare.
Clinica
I tessuti molli ( muscoli, tendini, aponeurosi…) attigui al tratto della colonna vertebrale interessato si infiammano e di conseguenza coinvolgono anche i nervi spinali corrispondenti.
Fase acuta
La pseudoartrosi creata dalla vicinanza di due osteofiti che nascono su due vertebre adiacenti nella maggior parte dei casi si infiamma per cause traumatiche : movimenti eccessivo, salti, cadute, frenate particolarmente brusche e violente, una presa brutale alla manica in addestramento…
Fase cronica
Rigidità dolorosa del rachide che si accompagna con la difficoltà di movimento : rialzarsi e iniziare a muoversi risulta qualche volta difficile e nei casi più gravi diventa impossibile. Ulteriori complicazioni possono essere : costipazione e incontinenza urinaria.