Pulizia dell’orecchio
Pulizia dell’orecchio
Dott.ssa Chiara Dissegna – chiara.dissegna@libero.it
La pulizia dell’orecchio ha varie funzioni:
- rimuove il materiale che sostiene o perpetua l’infezione
- rimuove le tossine batteriche, i leucociti e gli acidi grassi liberi che stimolano l’infiammazione
- permette un’indagine completa del condotto esterno e del timpano
- permette alla terapia topica di venire in contatto con tutte le porzioni del condotto auricolare
- rimuove il materiale che potrebbe inattivare le medicazioni per uso topico
Un orecchio molto dolente può trarre beneficio da un’iniziale terapia antinfiammatoria per diminuire il dolore e il gonfiore prima della pulizia. I casi gravi di otite esterna spesso richiedono l’anestesia generale per facilitare una pulizia completa e permettere la valutazione dell’orecchio esterno e medio.
Esistono in commercio molteplici soluzioni per rimuovere il cerume, essudati e prodotti di desquamazione dal condotto auricolare. Se non si riesce a visualizzare la membrana timpanica bisogna utilizzare solo soluzione salina o acqua, perchè molti agenti topici per pulizia sono ototossici e provocano infiammazione dell’orecchio medio.
Un otoscopio operatorio, anse per orecchie e pinze a coccodrillo facilitano al rimozione manuale di grandi quantità di cerume o materiale di dequamazione. Quest’ultimo va rimosso sotto visualizzazione diretta e bisogna essere cauti nella parte più profonda del condotto (vicino alla membrana del timpano). Un’aggressiva rimozione di peli non è consigliabile, poichè l’infiammazione e il danno epiteliale possono risultare in colonizzazione batterica secondaria e in infezione.
Dopo l’asportazione meccanica di grossi accumuli di cerume e materiale desquamato, si può eseguire un lavaggio forzato. Il lavaggio con evacuazione della soluzione viene fatto sotto visualizzazione diretta tramite l’otoscopio operatorio. Possono essere usati siringa e cateteri di gomma rossa (morbidi) per introdurre ed evacuare soluzione e accumulo di materiale ceruminoso. L’operatore, evitando drastici cambiamenti di pressione all’interno del condotto uditivo esterno, che potrebbero danneggiare il timpano, deve controllare attentamente l’aspirazione e l’evacuazione manuale del contenuto della siringa proveniente dal condotto.