Otite esterna
OTITE ESTERNA
MALATTIA DEL CANALE ESTERNO AURICOLARE
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Fisiopatologia
L’otite esterna è per definizione l’infiammazione dei canali auricolari e può coinvolgere la parte prossimale del padiglione. I segni clinici associati all’otite esterna sono scuotimento della testa, prurito, dolore al tatto, odore spesso nauseabondo, ed essudato in varia misura.
Si stima che l’otite esterna colpisca il 5-20% dei cani e il 2-6% dei gatti.
Le otiti sono causate da fattori predisponenti, cause primarie, cause secondarie e fattori perpetuanti.
Fattori predisponenti: Sono quelli che rendono gli orecchi sensibili a infiammazioni causate da fattori primari, ma che da solo non causano otiti.
- Temperatura e umidità
- predisposizione anatomica del padiglione
- malattia auricolare ostruttiva (neoplasie, polipi..)
Cause primarie: sono quelli che determinano inizio di infiammazione in orecchie altrimenti sane.
- ectoparassiti: acari della rogna otodettica, sarcoptica e demodettica
- atopia, allergia alimentare, allergia al morso di pulce: uno dei primi cambiamenti clinici associati all’orecchio è l’edema della pars flaccida. Spesso è più evidente l’infiammazione nella porzione più prossimale della parte concava del padiglione e del canale verticale. Nei casi cronici la pelle tende ad ispessirsi, variamente iperpigmentata con secreto ceruminoso.
- allergia da contatto e reazioni da sostanze irritanti: la neomicina e il glicole propilenico nei prodotti auricolari topici sono le sostanze che causano più frequentemente allergia da contatto negli animali e conseguente acuto aggravamento dell’otite durante il trattamento.
- reazioni a farmaci: le orecchie sono facilmente colpite da reazione a farmaci somministrati per via sistemica che possono portare ad una esacerbazione acuta dell’eritema diffuso del padiglione con edema, essudazione, erosione e necrosi epidermica a tutto spessore.
- corpi estranei
- cheratinizzazione/disordini ghiandolari sebacei (otite ceruminosa o seborroica): ipotiroidismo, iperestrogenismo, adenite sebacea e seborrea idiopatica si possono associare ad un lieve grado di infiammazione all’interno delle orecchie , forse per anomalo accumulo di acidi grassi.
- otite idiopatica infiammatoria/iperplastica del Cocker Spaniel
- malattie autoimmuni (pemfigo, lupus eritematoso..)
Cause secondarie: fattori che causano l’otite in un orecchio già anormale o che contribuiscono all’instaurarsi di otite in associazione a altri fattori predisponenti
- colonizzazione batterica:in orecchie sane i batteri che in piccole quantità si trovano sono: Staphylococcus epidermidis, Staphylococcus intermedius, Micrococcus sp. e occasionali coliformi. I batteri più comunemente isolati in corso di otite esterna sono lo Staphylooccus intermadius (30-50% dei casi), Pseudomonas aeruginosa sp., Streptococcus sp., Escherichia coli e Corynebacterium sp. Nelle forme più croniche, o se sussiste un’anamnesi di terapia antibiotica topica cronica, aumenta l’incidenza delle infezioni da Gram-negativi con prevalenza di Pseudomonas aeruginosa.
- lieviti: M. pachidermatis, che si isola comunemente anche in orecchie sane, in particolari condizioni può proliferare eccessivamente e, da sola o in associazione ad altri batteri, può essere causa di un’otite eritematosa e ceruminosa)
Fattori perpetuanti: Sono quelli responsabili della continua risposta infiammatoria, anche se i fattori primari che li hanno determinati non sono più presenti o attivi.
- cambiamenti proliferativi: i cambiamenti proliferativi sono il risultato generalmente di una infiammazione e di una irritazione cronica. Ipercheratosi epidermica, acantosi, fibrosi dermica, edema, iperplasia e dilatazione ghiandolare apocrifa, producono un ispessimento cutaneo che forma in seguito delle pieghe. Si possono sviluppare anche noduli reattivi fibrosi, piogranulomatosi e polipi. Questi cambiamenti producono un microambiente che può ospitare immediatamente batteri, lieviti e composti del cerume potenzialmente irritanti.
- otite media: essa perpetua l’otite esterna a causa della presenza di batteri, lieviti e detriti potenzialmente irritanti
- ipersensibilità da contatto: questi problemi sono fattori primari ma fanno anche permanere l’otite esterna quando vengono gestite le componenti infettive e le allergie sottostanti.
- errori terapeutici: orecchie trattate per troppo tempo spesso rimangono infiammate nonostante sia avvenuta la risoluzione dell’infezione