Leucemia linfoide cronica
Meno frequente ( figura n° 2)
Eziologia: sconosciuta
Incidenza: cani anziani oltre 10 aa di età, più maschi che femmine.
Evoluzione: leucocitosi persistente per piccoli linfociti con moderata anemia non rigenerativa.
A livello midollare: riscontro di aumento elevato di linfociti alterati con avanzamento della malattia.
A livello periferico: i linfonodi possono presentare iperplasia reattiva.
Sintomatologia: spesso silente, talvolta letargia, vomito, zoppia, dimagramento.
Conseguenze: anemia, trombocitopenia, neutropenia, splenomegalia ed epatomegalia.
Diagnosi: esame emocromo con linfocitosi periferica persistente, anemia, elettroforesi alterata (ipergammaglobulinemia); esame biochimico con ipercalcemia paraneoplastica ed iperprotidemia.
Immunofenotipica: mediante utilizzo di anticorpi monoclonali si riscontra prevalenza di immunofenotipo B, meno frequente T.
Citochimica: prevede colorazioni specifiche delle linee cellulari midollari con sensibile aumento di piccoli linfociti.
Chemioterapia: possibile riacutizzazione successiva per crisi blastica.
Prognosi: evoluzione lenta e progressiva con sopravvivenza di circa 1-2 anni
