Glucocorticoidi

Nella tabella sono riportati i glucocorticoidi di maggiore importanza in medicina veterinaria, con le loro caratteristiche principali.

SOSTANZA

POTENZA ANTINFIAMMATORIA RELATIVAVIA DI SOMMINISTRAZIONEASSORBIMENTO COMPLETODURATA D’AZIONE (h)
Idrocortisone (cortisolo)1   

Betametasone sodio fosfato 

(BENTELAN®, CELESTONE®)

25IV, IM, SC30-60 min>48

Desametasone sodio fosfato 

(DEPONAL®, DESASHOCK®, DECADRON®)

30IV, IM, SC30-60 min>48

Metilprednisolone acetato 

(DEPO-MEDROL VET®)

5IM, intralesionale2-14 gg12-36

Metilprednisolone sodio succinato 

(URBASON®, SOLUMEDROL®)

5IV,IM, SC30-60 min12-36
Prednisolone acetato (DELTACORTENE®)4IM, intralesionale2-14 gg12-36
Prednisolone sodio succinato/fosfato4IV, IM, SC2-14 gg12-36
Triamcinolone5Topica, IMMolto lento12-36

tabella modificata da Prontuario terapeutico veterinario.

Attività farmacologica

L’azione farmacologica principale è quella antinfiammatoria e immunomodulatrice che rende tali sostanze i composti terapeutici d’elezione per una vastissima gamma di condizioni patologiche. I glucocorticoidi agiscono virtualmente su tutti i tipi di cellule dei mammiferi. Li riassumiamo brevemente:

Sistema cardiovascolare: riduzione della permeabilità capillare ed incremento/aumento della vasocostrizione. Può esserci dopo somministrazione un effetto inotropo positivo, ma di scarsa rilevanza clinica. L’aumento della volemia e l’attività vasocostrittiva favoriscono l’innalzamento della pressione ematica.

Cellula: inibizione della produzione di fibroblasti, della risposta dei macrofagi al fattore inibente la migrazione dei macrofagi, della sensibilizzazione dei linfociti e della risposta cellulare ai mediatori della flogosi. Stabilizzazione delle membrane lisosomiali.

Sistema nervoso centrale/autonomo: abbassamento della soglia di eccitabilità, alterazioni comportamentali, riduzione della risposta ai pirogeni, stimolazione dell’appetito. I glicocorticoidi sono indispensabili per l’attività dei recettori adrenergici (mantenimento del tono vasale).

Sistema endocrino: soppressione del rilascio di ACTH, riduzione di quello di TSH, FSH, PRL, LH, riduzione della conversione di T4 a T3. Aumento della produzione di PTH e inibizione dell’attività osteoblastica. Riduzione dell’attività dell’ADH sui tubuli renali, inibizione del legame dell’insulina con il recettore cellulare e dei suoi effetti post-recettoriali.

Sistema emopoietico: aumento del numero di piastrine circolanti, di neutrofili e di eritrociti ed inibizione dell’aggregazione piastrinica. Riduzione dei linfociti periferici, dei monociti, degli eosinofili (sequestro polmonare e splenico, riduzione del rilascio dal midollo osseo) e dell’emocateresi. Involuzione del tessuto linfoide.

Sistema immunitario: riduzione dei linfociti T circolanti, inibizione delle linfochine, inibizione della migrazione dei neutrofili, dei macrofagi e monociti; riduzione della produzione di interferone, della fagocitosi, della chemiotassi e della preparazione dell’antigene. I glucocorticoidi possono anatgonizzare la cascata del complemento e mascherare i segni clinici di un’infezione.

Sistema gastroenterico/fegato: incremento della secrezione di acido cloridrico, pepsina e tripsina. Alterazione nella struttura della mucina e diminuzione nella proliferazione delle cellule mucosali. Riduzione dell’assorbimento di ferro e calcio e aumento di quello dei grassi. Aumento dell’accumulo di glicogeno e grasso negli epatociti, aumento dell’ALT, GGT e ALP.

Effetti metabolici: stimolazione della gluconeogenesi, della lipogenesi in certe aree del corpo (addome). Ridistribuzione del tessuto adiposo dalle estremità al tronco. Mobilizzazione degli acidi grassi dai tessuti ed aumento della loro ossidazione. Aumento dei livelli di trigliceridi, colesterolo e glicerolo plasmatici. Mobilizzazione delle proteine da quasi tutti i distretti dell’organismo.

Apparato muscolo-scheletrico: debolezza muscolare, atrofia, osteoporoso. L’inibizione del GH, della somatomedina, dell’attivazione della vitamina D e l’aumento dell’escrezione urinaria di calcio, contribuiscono ad alterare la crescita del tessuto osseo.

Occhio: l’uso prolungato di corticosteroidi (per via sistemica o locale) può provocare un aumento della pressione endoculare e glaucoma, cataratta e esoftalmo.

: aumentata escrezione di potassio e calcio, riassorbimento di sodio e cloro. Raramente si verifica ipocaliemia e/o ipocalcemia. In seguito a somministrazione di glucocorticoidi ci può essere aumento della diuresi.

Controindicazioni/Precauzioni

 

L’impiego dei glucocorticoidi per via sistemica è in genere contorindicato nelle infezioni micotiche sistemiche, nel diabete mellito, ulcera gastrica, infezioni virali, glaucoma e demodicosi.

Sono controindicati nella prima metà della gravidanza in quanto possono produrre effetti teratogenici (palatoschisi, focomelia, anasarca). Nell’ultimo periodo di gravidanza può provocare aborto e/o parto prematuro.

I dosaggi immunosoppressivi interferiscono nelle procedure vaccinali.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali sono collegati in genere a somministrazione prolungate nel tempo, specie ad alti dosaggi e senza rispetto dei ritmi circadiani del cortisolo. Normalmente si manifestano con i sintomi dell’iperadrenocorticismo (Cushing iatrogeno). Qualora somministrati ai soggetti giovani in accrescimento, i glucocorticoidi possono ritardarne la crescita. Nei cani polidipsia, polifagia e poliruia si possono osservare sia nelle terapie di breve durata sia nel mantenimento a giorni alterni durante la somministrazione del farmaco.

Gli effetti collaterali nel cane possono includere ritardo mentale, secchezza del mantello, incrementi ponderali, affanno, vomito, diarrea, aumento degli enizmi epatici, pancreatite, ulcere gastro-intestinali, lipidemia, l’induzione o il peggioramento del diabete mellito e modificazioni comportamentali (depressione, letargia).

I gatti generalmente richiedono dosaggi maggiori rispetto ai cani per ottenere un effetto clinico, ma tendono a sviluppare effetti collaterali in misura minore. Occasionalmente si può osservare polidipsia, poliuria e polifagia con incremento ponderale, diarrea e depressione. Tuttavia le terapie a lungo termine possono determinare effetti cushingoidi.

Effetti collaterali da terapia sistemica

  • insufficienza surrenalica acuta da brusca sospensione del trattamento
  • iperadrenocorticismo iatrogeno
  • disturbi idro-elettrolitici con ritenzione idro-salina, perdita di potassio, alcalosi ipokaliemica
  • iperglicmia e glicosuria (“diabete steroideo”). Si può avere la precipitazione di un diabete mellito incipiente
  • deposito anomalo di tessuto adiposo
  • polidipsia, poliuria, polifagia
  • osteoporosi e tendenza alle fratture
  • miopatia, debolezza muscolare
  • aumento della suscettibilità alle infezioni; ritardo di guarigione delle ferite
  • immunosoppresisone, linfocitopenia, eospinopenia, neutrofilia
  • ulcera peptica

Effetti collaterali da uso topico

  • dermatite da contatto
  • sinovite da deposizione di cristalli in seguito a somministrazione intrarticolare
  • l’uso oftalmico prolungato può portare ad aumento della pressione intraoculare e glaucoma.