Cartilagine
Cartilagine
Dott. Mauro Dodesini – mauro.dodesini@omeopatiapossibile.it
La cartilagine articolare normale è un tessuto avascolare strettamente aderente all’osso corticale. costituisce una superificie di carico liscia ed uniforme, tale da garantire movimenti articolari privi di frizione. La capsula fibrosa è tappezzata da uno strato di cellule sinoviali assai vascolarizzato, che funziona da membrana selettiva, capace di impedire il passaggio di molecole di peso superiore ai 12.000 dalton.



E’ un tessuto connettivo altamente specializzato, il cui unico elemento cellulare è il condrocita. Esso è responsabile della sintesi e degradazione di una sofisticata matrice extracellulare, composta da
acqua,
collagene,


acido ialuronico,
proteoglicani. I proteoglicani (PNG) sono costituiti da glicosaminoglicani che si addensano intorno ad una proteina centrale (core protein). Nel formare gli aggrecati, i PNG si legano a loro volta (attraverso proteine di legame) ad un filamento di acido jaluronico. Nella cartilagine matura, il condroitin solfato è il glicosaminoglicano maggiormente presente nei PGN che contengono anche, in percentuali minori, dermatan solfato e cheratan solfato. Il condroitin solfato è composto dall’alternanza di unità solfate di acido glucuronico e galattosamina. Quello utilizzato a scopi commerciali deriva principalmente da trachea bovina, setto nasale e cartilagine di squalo.



Funzione
tessuto ad alta deformabilità ed elasticità residua in grado di assolvere diverse funzioni vitali :
– la distribuzione ammortizzata dei carichi
– lo scorrimento a basso attrito delle superfici ossee contrapposte



2001: la rivoluzione cartilaginea

Come già accadde per i neuroni, cellule per decenni ritenute incapaci di rigenerazione, così anche per i condrociti il mito del “ non ritorno “ sembra finalmente sfatato.
La cartilagine possederebbe un’intima capacità di autoriparazione. La scoperta viene da un gruppo di ricerca internazionale, per metà olandese e per metà americano, i cui risultati dimostrano che pochi giorni dopo un insulto cartilagineo acuto, i condrociti sono in grado di produrre localmente specifici fattori di crescita, come il TGF e l’FGF, capaci di stimolare l’autoriparazione del danno.
Bibliografia
Bos P.K. et al. , 2001, Osteorthritis and Cartilage, 9 : 382-389.
“Fisiopatologia dell’artrosi”, prof. Carlo Maria Mortellaro