Aspetti clinici

Dott.ssa Dissegna Chiara – chiara.dissegna@gmail.com

La maggior parte dei cani e gatti con stomatite presenta una saliva spessa e filante, forte alitosi, disfagia e/o anoressia secondaria all’algia. Alcuni animali sono ipertermici e dimagriscono. Per quanto la maggior parte dei sintomi siano aspecifici, ogni tipo di stomatite presenta delle peculiarità:

DANNO CHIMICO: l’ingestione di alcali o acidi forti determina lesioni del cavo orale. In molti casi l’agente specifico non viene individuato ma il contemporaneo interessamento della mucosa esofagea o gastroenterica supporta la diagnosi di ingestione di sostanza caustica.

STOMATITE DA CALICIVIRUS (GATTO): le lesioni orali inizialmente appaiono come piccole vescicole, soprattutto sul margine anteriore e su quelli laterali della lingua. Rapidamente la loro rottura lascia erosioni e ulcere, che spesso si uniscono creando un’ ampia area di ulcerazione. Queste lesioni sono più marcate in animali nutriti con alimento secco.

STOMATITE ULCERATIVA NECROTIZZANTE: vi sono gengivite, ulcerazioni orali, necrosi tissutale, intensa alitosi e dolore durante la masticazione. Numerosi batteri quali le spirochete ed i bacilli fusiformi contribuiscono all’instaurarsi della patologia.

STOMATITE DA HERPESVIRUS (GATTO): l’interessamento della cavità orale è meno imponente rispetto al calicivirus. Può presentarsi però scialorrea accompagnata da piccole vescicole e ulcere sulla lingua e nell’orofaringe.

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STOMATITE LINFOPLASMOCELLULARE (GATTO) patologia ad eziologia sconosciuta (si pensa possa essere la conseguenza di stati di immunodeficienza associati a fenomeni locali di ipersensibilità), caratterizzata da lesioni proliferative iperemiche friabili, spesso simmetriche, a livello degli archi glossopalatini. Comune è l’interessamento concomitante del faringe. Può instaurarsi una gengivite ulcerativa molto dolorosa che limita l’assunzione del cibo.

INFEZIONE DA NOCARDIA: solitamente cani e gatti con nocardiosi presentano grave alitosi, gengivite ed ulcerazioni del cavo orale. Nei casi più gravi sono presenti necrosi e pseudomembrane. Le lesioni più gravi sono a livello periodontale, raro è invece il coinvolgimento del linfonodi manidibolari e della cute circostante.

CANDIDIASI ORALE: caratteristica è la formazione di placche biancastre o pseudomembrane. È una patologia relativamente frequente e facilitata da condizioni di immunodepressione (malattie sistemiche, terapie antibiotiche prolungate, chemioterapia).

DANNO FISICO: corpi estranei come spine vegetali possono penetrare nella lingua e nella gengiva, causando glossite, gengivite ed iperplasia gengivale. All’esame del cavo orale, un’ispezione ravvicinata può rivelare la presenza di sottili spicole vegetali conficcate nei tessuti.

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