Artrosi: eziopatogenesi
Eziopatogenesi dell’artrosi
Dott. Mauro Dodesini – mauro.dodesini@omeopatiapossibile.it


Quando le alterazioni della DJD sono iniziali è possibile distinguere l’artropatia degenerativa secondaria, mentre non è più distinguibile dalla primaria quando il quadro è avanzato.
Artropatia primaria o idiopatica o MAD : malattia articolare degenerativa primaria


La degenerazione della cartilagine articolare è la prima alterazione riscontrabile e non è imputabile ad altri fattori. Si possono verificare alterazioni che possono essere correlate ad un fenomeno di senescenza o invecchiamento, ma è ancora sconosciuta la dinamica.
L’Omeopatia aiuta a comprendere il fenomeno : si tratta di soggetti con una predisposizione probabilmente ereditaria a questa patologia, per cui il loro Rimedio Costituzionale va ricercato in quelli più predisposti all’artrosi.
- Stress da sollecitazione : per esempio nei cani sportivi.
Sono stati pubblicati studi secondo i quali “ il logorio per naturale consumo dell’articolazione “ determina la DJD primaria e che “ le giunture che sopportano le maggiori tensioni sono le più vulnerabili “. (9 e 19) Il dato verrebbe confermato dalla verifica di questa patologia nelle articolazioni della spalla e dell’anca nei cani Huskies che trainano slitte. (2)
Secondo altri Ricercatori “ l’uso occasionale di aree articolari non sottoposte a carico e non a contatto durante alcune fasi esasperate del movimento “ provoca il primo danno articolare.(7) Questi Ricercatori così escludono che il danno iniziale appaia in aree necessariamente sottoposte a carico.
Nella razza Boxer la spondilosi con la relativa produzione di osteofiti classificati secondo i diversi gradi può esserne considerata un valido esempio.
- Ipotesi biochimiche
In seguito al trauma subito dall’articolazione la ialuronidasi contenuta nel liquido sinoviale si infiltri fino alla matrice attraverso soluzioni di continuità della cartilagine e lesioni le catene di condroitina dei mucopolisaccaridi.Successivi traumi subiti dalla cartilagine articolare causano ulteriori lesioni che stimolano ulteriormente il processo.
Un’ulteriore ipotesi prevede che i condrociti stessi rilascino enzimi lisosomiali che degradano proteine e la componente polisaccaridica dei proteoglicani, cosi che si determina un processo simile ad una patologia autoimmune.
- Ipotesi vascolare
A crescita ultimata la chiusura del disco epifisario è fisiologica ma in certi soggetti si assisterebbe “ ad una incapacità da parte dei tessuti vascolari e delle cellule mesenchimali provenienti dal midollo osseo di raggiungere la cartilagine “ conseguentemente viene limitata “ la potenziale capacità di riparare i difetti cartilaginei, permettendo quindi che si verifichi un’ulteriore degenerazione cartilaginea”.
Artropatia secondaria

La degenerazione della cartilagine articolare è imputabile ad anormali movimenti e conseguenti sollecitazioni meccaniche dell’articolazione.
Le sollecitazioni meccaniche possono essere aggravate da malformazioni dei capi articolari congenite o acquisite, traumi o andatura atipica.
L’artrosi è prevalentemente secondaria ad una malattia ortopedica primaria : Prof. C.M. Mortellaro.

Circostanze predisponenti
Congenite :
a) Acondroplasia : difetti di conformazione degli arti.
b) Difetti di conformazione o posturali localizzati ( varismo degli arti; garretti diritti;…).
Di sviluppo :
a) osteocondrite disseccante.
b) Mancata fusione dei processi di ossificazione ( FCP; UAP;…).
c) Anomalie di sviluppo delle articolazioni ( displasia dell’anca; lussazione congenita del gomito;…).
d) Prematura chiusura delle linee epifisarie ( radio curvo;…) che provocano una MAD del carpo a causa della deformità angolare e una MAD del gomito a causa dell’alterata congruità articolare dovuta alla mancanza di sincronicità di crescita di radio e ulna.
e) Altre condizioni ( lussazione della rotula).
Acquisite :
a) Danni alle superfici articolari :
1) post traumatiche : fratture a carico di superfici articolari; particolari sforzi a carico della spalla come quelli effettuati dagli Huskies che tirano le slitte.
2) Conseguenze di malattie articolari infiammatorie : produzione di osteofiti in conseguenza di una instabilità articolare da artrite reumatoide.
b) Danni alle strutture collaterali dell’articolazione : tendini, legamenti, menischi.
c) Necrosi asettiche : malattia di Legg-Calvè-Perthes della testa femorale.
d) Neuropatie : angoli anormali di movimento a causa di sensibilità dolorifica e propriocettiva anormale.
Bibliografia :
a) Tratto da : Pedersen NC : canine Joint disease. 1978 Scientific Procedings, 45th annual meeeting of the american animal hospital association 1978.
b) Pubblicato da : Titolo “ Manuale di Ortopedia e trattamento di fratture dei piccolo animali. Autori : Brinker, Piermatttei, Flo. Editore : Utet-Saluzzo 1989.
c) “Artrosi del cane: il controllo totale” prof. Carlo Maria Mortellaro – Università di Milano
d) International Symposium on Canine Osteoarthrosis – IOVA 2001